Il Comune vorrebbe attivare un mercatino dell'hobbista, collezionista, opere dell'ingegno, antiquario, artigiano, commerciante cose usate ecc, demandandone l'organizzazione e la gestione ad un'associazione a cui verrebbe concessa l'area di svolgimento del mercatino stesso. Premetto che non ho le idee ben chiare sull'argomento perchè ho visto atti uno l'opposto dell'altro :-\
I partecipanti possono vendere?
Io penserei di mettere in delibera di istituzione (come indicazioni generali) o nella convezione con l'Associazione che i partecipanti non possono esercitare attività di vendita ma solo esposizione e/o scambio, in caso contrario gli stessi devono essere in possesso di autorizzazione al commercio su aree pubbliche.
Per i commercianti di cose usate/vecchie è sifficiente una dichiarazione di inizio attività e/o presa d'atto di PS ai sensi dell'art. 126 del TULPS?
Illuminatemi per favore ;)
Alcuni spunti interessanti:
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Per me possono anche fare la vendita: sarà il regolamento a definire quali requisiti deve avere il singolo partecipante. Spesso il mercatino è riservato a Hobbisti e affini, quindi a NON PROFESSIONISTI come tali non sono commerciante e quindi non si applica la disciplina nazionale e regionale in materia.
Attenzione ad assegnare ad un'associazione la gestione. Come tutto ciò che è pubblico dovresti prevedere il bando per la selezione dell'associazione e nel bando dare le indicazioni su come dovranno gestire l'evento, ed in particolare il suolo pubblico.
oltre agli spunti segnalati da alberto vorrei aggiungere una mia opinione in merito:
premetto che diffido dei mercatini di hobbisti organizzati stabilmente. detto questo nulla vieta un cittadino a cedere merce di sua proprietà che non utilizza più, dietro corrispettivo (a qualcuno sarà pur capitato di vendere il proprio veicolo usato ad un conoscente). invece, purtroppo succede nella realtà, quando un cittadino acquista merce di proprietà altrui per poi rivenderla pone in atto una attività commerciale con necessità dei relativi obblighi amministrativi fiscali e previdenziali. i mercatini hobbisti sono una evoluzione dei mercati dello sbarazzo, nati per contrastare l'eccesso di consumismo, che i comuni organizzavano una volta all'anno per dare possibilità ai cittadini di sbarazzarsi di oggetti che pur usati potevano essere ancora utili ed evitare che finissero in discarica. oggi esistono pure depositi di merce destinata a questi mercatini, proprio come capita per gli articoli contraffatti, e sugli stessi vediamo spesso, da anni, le stesse facce. e poi, conoscendo alcuni collezionisti (categoria di gelosi) chi paga l'occupazione di suole pubblico solo per esporre. opere dell'ingegno escluse