Buonasera
vorrei conoscere un parere su questa nuova attività. Iscrivendosi ad un portale si viene inseriti in un elenco di persone che ospitano presso la propria abitazione dietro un compenso massimo prestabilito.
Gli ideatori del progetto sostengono che non si è soggetti ad alcun obbligo dal punto di vista igienico sanitario.
Secondo me questa interpretazione mi sembra parecchio semplificativa.
Di seguito il link del portale con la normativa
http://www.peoplecooks.it/norme.html
Ringrazio per l'attenzione e saluto.
adriano rapaioli
Buonasera
vorrei conoscere un parere su questa nuova attività. Iscrivendosi ad un portale si viene inseriti in un elenco di persone che ospitano presso la propria abitazione dietro un compenso massimo prestabilito.
Gli ideatori del progetto sostengono che non si è soggetti ad alcun obbligo dal punto di vista igienico sanitario.
Secondo me questa interpretazione mi sembra parecchio semplificativa.
Di seguito il link del portale con la normativa
http://www.peoplecooks.it/norme.html
Ringrazio per l'attenzione e saluto.
adriano rapaioli
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Le informazioni fornite nel portale mi sembrano CORRETTE. Rimane una attività privata non soggetta a nessun adempimento nè requisiti particolari, nemmeno di carattere igienico-sanitario essendo ben spiegato il carattere privato della cucina.
E' un BED&BREAKFAST senza BED e quindi senza i relativi adempimenti.
OTTIMA INIZIATIVA!
A mio parere l'impostazione del portale potrebbe essere discutibile.
Nel momento in cui si crea una struttura dove "[i]ciascuna persona interessata può iscriversi al Portale, pagando la sua iscrizione della durata di un anno €.20,00, inserendo tutti i suoi dati e un video della durata max di 60’’, anche se consigliamo di realizzarlo di durata inferiore per una più rapida visualizzazione. Tale iscrizione lo inserirà come profilo Cooker, le cui finalità sono di mettere a disposizione della sua tavola privata di casa dei posti per accogliere, sino ad un max di 5 unità, sia a pranzo che a cena[/i]" mi sembra ricorra una certa struttura organizzativa, che quindi farebbe venir meno il requisito dell'occasionalità. E nel momento in cui l'attività viene a delinearsi come professionale, ricorrono tutti gli adempimenti previsti dalle normative per la somministrazione di cibi e bevande. Trattandosi di una situazione "ibrida" la soluzione migliore sarebbe probabilmente che venisse regolata da una precisa norma, ma nella [i]vacatio legis [/i]secondo me devono trovare applicazione le normative attuali, che nella sostanza renderebbero impraticabile una somministrazione di cibo e bevande nella cucina di casa propria.
Allego un parere reso dalla Direzione Regionale Commercio del Piemonte su un caso molto simile.
concordo sul principio della attività di carattere non imprenditoriale. un pò meno sulla necessità di adempiere agli obblighi igienico sanitari. infatti la disciplina dei B&B regge in quanto è limitata da 2 aspetti fondamentali: occasionalità e prima colazione. la preparazione e somministrazione dei pasti principali in forma continuativa richiede una conoscenza di metodi di pulizia e conservazione per prevenire pericoli di contaminazione alimentare. a mio parere nessun requisito professionale ma un piano di autocontrollo e conseguente notifica sanitaria.
riferimento id:9875