Buongiorno,
di sicuro come sempre saprete darmi un chiarimento.
In agosto è stata trasmessa al mio comune SCIA di subingresso in esercizio di somministrazione di alimenti e bevande per fitto d'azienda. A settembre è stata fatta richiesta al titolare di integrare la documentazione mancante, praticamente tutto: disponibilità dei locali
gibilità dei locali, destinazione d'uso, scia per notifica sanitaria, oneri asl, oneri per diritti di segreteria. Dopo una verifica all'ufficio tecnico comunale si accertava che i locali sono stati oggetto di una richiesta di permesso di costruire in sanatoria per la quale il proprietario ha appena iniziato a versare gli oneri dovuti. Al momento pertanto i locali non è possibile dichiararli ancora agibili, anche se da un punto di vista urbanistico sono sanabili. Il titolare dell'attività, inoltre, nonostante due successive richieste, non trasmette ancora la documentazione necessaria per la registrazione sanitaria e gli oneri suddetti.
La domanda è: un provvedimento di sospensione dell'attività sarebbe a questo punto legittimo?
Grazie, Emanuela
Buongiorno,
di sicuro come sempre saprete darmi un chiarimento.
In agosto è stata trasmessa al mio comune SCIA di subingresso in esercizio di somministrazione di alimenti e bevande per fitto d'azienda. A settembre è stata fatta richiesta al titolare di integrare la documentazione mancante, praticamente tutto: disponibilità dei locali
gibilità dei locali, destinazione d'uso, scia per notifica sanitaria, oneri asl, oneri per diritti di segreteria. Dopo una verifica all'ufficio tecnico comunale si accertava che i locali sono stati oggetto di una richiesta di permesso di costruire in sanatoria per la quale il proprietario ha appena iniziato a versare gli oneri dovuti. Al momento pertanto i locali non è possibile dichiararli ancora agibili, anche se da un punto di vista urbanistico sono sanabili. Il titolare dell'attività, inoltre, nonostante due successive richieste, non trasmette ancora la documentazione necessaria per la registrazione sanitaria e gli oneri suddetti.
La domanda è: un provvedimento di sospensione dell'attività sarebbe a questo punto legittimo?
Grazie, Emanuela
[/quote]
Premessa: quando si riceve una SCIA si deve valutare se essa è EFFICACE o meno (è illogico e sbagliato utilizzare la richiesta di integrazioni). Se la SCIA è efficace allora produce effetti abilitativi a prescindere dal fatto che l'interessato debba presentare altre procedure o adempimenti.
Es. Una scia di vicinato completa è efficace anche senza notifica sanitaria. Se il soggetto esercita senza tale ulteriore titolo sarà passibile delle sanzioni del Dlgs 193/2007 e, in casi estremi, di provvedimenti interdittivi.
Nel caso descritto a mio avviso:
1) la richiesta di sanatoria rende "temporaneamente conforme l'immobile"
2) la richiesta di sanatoria rende agibile pro-tempore l'immobile fino alla definizione del procedimento edilizio
3) oneri per diritti di segreteria NON INCIDONO sulla procedura. Se non paga iscrivi a ruolo
UNICO DUBBIO: parli di destinazione d'uso. Cosa significa? Non è stata indicata? Ciò è irrilevante in quanto l'interessato deve solo dichiarare la conrformità. Spetta poi al Comune verificarne la compatibilità.
Se invece avete accertato la carenza di compatibilità nella destinazione d'uso il fatto è più serio in quanto si ha:
1) falsa dichiarazione in atti
2) sanzione pecuniaria
In ogni caso NON vi sono presupposti per far cessare l'attività in base alle sole "carenze" indicate.
CONSIGLIO DA AMICO: chiama l'interessato e digli che se entro 7 giorni non trasmette tutto attiverete una contraerei di controlli che potrebbe arrivare a sanzioni di 10-20 mila euro. Il che è vero.
Se non ricevete niente allora partite avvisando ASL per la 852/2004 (la parte più importante), a seguire la destinazione d'uso ecc..... e chiudete presto il procedimento edilizio