Considerato che in data 23/02/2012 è pervenuta una SCIA registrata al Prot. Gen.le n.xxxx, avente ad oggetto: trasformazione e produzione di prodotti di panetteria freschi e conservati – Produzione di piatti tipici;
In data 03/04/2012 Prot. N.xxxx è stato inoltrato invito ad integrare la scia non completa ma soltanto con riferimento alla mancanza di una certificazione di qualifica professionale che ha interrotto i termini del procedimento precisando che la ditta ha ottemperato senza nessuna comunicazione scritta:
successivamente dopo indagini della Procura sul panificio di che trattasi è stato approfondito lo studio sulla destinazione urbanistica del terreno dove insiste il predetto panificio ed è emerso giusto certificato di destinazione urbanistica rilasciato dal Responsabile dell’area tecnica che il fabbricato ricade nelle zone agricole (E) destinate prevalentemente all’esercizio delle attività agricole dirette o connesse con l’agricoltura dove, fra l’altro, è ammessa la prima trasformazione, conservazione di prodotti agricoli e zootecnici, (ai sensi dell’art.50 comma c delle norme tecniche di attuazione);
Pertanto con nota Prot.xxxx del 01/06/2012 lo scrivente ha comunicato i motivi ostativi all’accoglimento della SCIA per l’attività di trasformazione di prodotti di panetteria freschi e conservati – produzione piatti tipici e servizio di Catering (art. 10-bis L. n. 241/1990),
successivamente con nota del 11/06/2012 prot.n.xxxx la ditta ha comunicato che sono decorsi i 60 giorni per la conclusione del procedimento ed ha richiesto la regolarizzazione dell’attività adducendo che l’amministrazione può intervenire in autotutela ad annullare la SCIA solo in presenza di un danno per il patrimonio artistico e culturale, per l’ambiente , per la salute ,per la sicurezza……
si chiede un parere e l’eventuale procedura da seguire :
Si può procedere in autotutela all’annullamento della scia ai sensi dell’art.21 nonies o bisogna conformare l’attività?
grazie
Considerato che in data 23/02/2012 è pervenuta una SCIA registrata al Prot. Gen.le n.xxxx, avente ad oggetto: trasformazione e produzione di prodotti di panetteria freschi e conservati – Produzione di piatti tipici;
In data 03/04/2012 Prot. N.xxxx è stato inoltrato invito ad integrare la scia non completa ma soltanto con riferimento alla mancanza di una certificazione di qualifica professionale che ha interrotto i termini del procedimento precisando che la ditta ha ottemperato senza nessuna comunicazione scritta:
successivamente dopo indagini della Procura sul panificio di che trattasi è stato approfondito lo studio sulla destinazione urbanistica del terreno dove insiste il predetto panificio ed è emerso giusto certificato di destinazione urbanistica rilasciato dal Responsabile dell’area tecnica che il fabbricato ricade nelle zone agricole (E) destinate prevalentemente all’esercizio delle attività agricole dirette o connesse con l’agricoltura dove, fra l’altro, è ammessa la prima trasformazione, conservazione di prodotti agricoli e zootecnici, (ai sensi dell’art.50 comma c delle norme tecniche di attuazione);
Pertanto con nota Prot.xxxx del 01/06/2012 lo scrivente ha comunicato i motivi ostativi all’accoglimento della SCIA per l’attività di trasformazione di prodotti di panetteria freschi e conservati – produzione piatti tipici e servizio di Catering (art. 10-bis L. n. 241/1990),
successivamente con nota del 11/06/2012 prot.n.xxxx la ditta ha comunicato che sono decorsi i 60 giorni per la conclusione del procedimento ed ha richiesto la regolarizzazione dell’attività adducendo che l’amministrazione può intervenire in autotutela ad annullare la SCIA solo in presenza di un danno per il patrimonio artistico e culturale, per l’ambiente , per la salute ,per la sicurezza……
si chiede un parere e l’eventuale procedura da seguire :
Si può procedere in autotutela all’annullamento della scia ai sensi dell’art.21 nonies o bisogna conformare l’attività?
grazie
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Ciao, benvenuto nel FORUM.
Devo dirti che rilevo alcuni "ERRORI" nella gestione del procedimento che mi permetto di segnalare per il futuro (e un po' anche per il presente).
1) E' errato richiedere integrazioni su una SCIA. o Questa è ricevibile oppure è irricevibile. Se è irricevibile l'interessato sceglierà se "regolarizzarla" oppure no.
2) se la richiesta di certificazione di qualifica professionale riguarda un titolo detenuto da un ente pubblico (es. Regione) allora è sbagliata la richiesta all'interessato il quale ha la possibilità di autocertificare. Se riguarda un titolo rilasciato da un privato se ne chiede comunque l'autocertificazione
3) più serio e grave è aver applicato l'art. 10 bis alla SCIA. L'art. 10 bis NON TROVA APPLICAZIONE nelle procedure di SCIA
Ciò detto, cosa fare?
Suggerisco CALDAMENTE di archiviare formalmente o di fatto i procedimenti avviati e di intervenire, DA PARTE DELL'UFFICIO TECNICO alla contestazione circa l'utilizzo dell'immobile per attività produttive in contrasto con le norme dello strumento urbanistico. Ciò porta in primo luogo alla contestazione con relativa verbalizzazione ai sensi della legge 689/1981 per l'applicazione di sanzione pecuniaria e, conseguentemente, se ve ne sono i presupposti, all'ordinanza di inagibilità per contrasto con la destinazione.
In questo modo NON VI SONO PROBLEMI legati alla scia presentata ed al decorso dei 30/60 giorni.
Quindi:
1) fai una nota ai vigili perchè intervengano il prima possibile e relazionino all'ufficio tecnico
2) passa la documentazione all'ufficio tecnico
3) archivia i procedimenti di tua competenza (la scia, per quanto ti riguarda, rimane valida ed efficace).