Data: 2012-11-14 18:38:02

d.l. 1/2012 convertito in legge 27/2012 - art. 62

Buonasera,
chiediamo Vs. autorevole parere in ordine alla normativa di cui in oggetto.
In particolare, dalla lettura delle norma, risultando  evidente l'obbligatorietà della forma scritta per i contratti in questione, chiediamo se quanto previsto dal comma 3 sia derogabile da una diversa pattuizione delle parti (infatti a tale aspetto la norma non fa riferimento).

Si ringrazia

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Data: 2012-11-15 05:14:36

Re:d.l. 1/2012 convertito in legge 27/2012 - art. 62


Buonasera,
chiediamo Vs. autorevole parere in ordine alla normativa di cui in oggetto.
In particolare, dalla lettura delle norma, risultando  evidente l'obbligatorietà della forma scritta per i contratti in questione, chiediamo se quanto previsto dal comma 3 sia derogabile da una diversa pattuizione delle parti (infatti a tale aspetto la norma non fa riferimento).

Si ringrazia
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LA NORMA DI RIFERIMENTO E':
3.  Per i contratti di cui al comma 1, il pagamento del corrispettivo deve essere effettuato per le merci deteriorabili entro il termine legale di trenta giorni e per tutte le altre merci entro il termine di sessanta giorni. In entrambi i casi il termine decorre dall'ultimo giorno del mese di ricevimento della fattura. Gli interessi decorrono automaticamente dal giorno successivo alla scadenza del termine. In questi casi il saggio degli interessi è maggiorato di ulteriori due punti percentuali ed è inderogabile. (121)

LA NORMA IN QUESTIONE INTRODUCE UNA GARANZIA RAFFORZATA PER IL CREDITORE IN RELAZIONE AI TERMINI DI PAGAMENTO ED ALLA DECORRENZA DEGLI INTERESSI MORATORI.

LA NORMA E' PRESIDIATA DA UNA SERIE DI SANZIONI PER LA SUA VIOLAZIONE (SIA PER LA VIOLAZIONE DELLA FORMA CHE PER LA VIOLAZIONE DEI TERMINI). ANCHE LA VIOLAZIONE DEI TERMINI DI PAGAMENTO E' SANZIONATA. SI TRATTA DI UNA DISCIPLINA PARTICOLARE CHE VA AD INCIDERE SIA NEL CAMPO CIVILISTICO CHE IN QUELLO AMMINISTRATIVO.

IL TEMA A QUESTO PUNTO E' DELICATO IN QUANTO L'EVENTUALE PAGAMENTO DI UNA SOMMA DIVERSA (IN PARTICOLARE INFERIORE) A QUELLA DESCRITTA DALLA NORMA (PREZZO PATTUITO + INTERESSI) NON RIENTRA PIU' NELLA MERA DISPONIBILITA' DELLE PARTI, MA RAPPRESENTA UNA SITUAZIONE RILEVANTE SOTTO IL PROFILO AMMINISTRATIVO.
QUINDI, ANCHE SE PUO' SEMBRARE PARADOSSALE, TEORICAMENTE UN ORGANO DI VIGILANZA POTREBBE SANZIONARE IL PAGAMENTO DEL CORRISPETTIVO OLTRE I 30/60 GIORNI SE A QUESTO NON SONO AGGIUNTI GLI INTERESSI E CIO' ANCHE SE VI E' UN ACCORDO ORALE O SCRITTO FRA LE PARTI IN QUANTO LE PARTI NON POSSONO DISPORRE DEGLI EFFETTI DELLA NORMA IMPERATIVA.

QUINDI SE A DEVE A B 100 + 10 DI INTERESSI E' OPPORTUNO CHE:
1) A DIA A B 110 A TITOLO DI PAGAMENTO + INTERESSI
2) B RESTITUISCA AD A 10 DI INTERESSI AD ALTRO TITOLO, CON DISTINTO DOCUMENTO FISCALE

ALCUNI APPROFONDIMENTI SU:
http://fallco.supermercato.it/focus/fisco/uo_gigContrattiagroalimentari.pdf
http://www.confesercentipiacenza.it/news/



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D.L. 24-1-2012 n. 1
Disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitività.
Pubblicato nella Gazz. Uff. 24 gennaio 2012, n. 19, S.O.
Art. 62  Disciplina delle relazioni commerciali in materia di cessione di prodotti agricoli e agroalimentari


1.  I contratti che hanno ad oggetto la cessione dei prodotti agricoli e alimentari, ad eccezione di quelli conclusi con il consumatore finale, sono stipulati obbligatoriamente in forma scritta e indicano a pena di nullità la durata, le quantità e le caratteristiche del prodotto venduto, il prezzo, le modalità di consegna e di pagamento. I contratti devono essere informati a principi di trasparenza, correttezza, proporzionalità e reciproca corrispettività delle prestazioni, con riferimento ai beni forniti. La nullità del contratto può anche essere rilevata d'ufficio dal giudice.
2.  Nelle relazioni commerciali tra operatori economici, ivi compresi i contratti che hanno ad oggetto la cessione dei beni di cui al comma 1, è vietato:
a)  imporre direttamente o indirettamente condizioni di acquisto, di vendita o altre condizioni contrattuali ingiustificatamente gravose, nonché condizioni extracontrattuali e retroattive;
b)  applicare condizioni oggettivamente diverse per prestazioni equivalenti;
c)  subordinare la conclusione, l'esecuzione dei contratti e la continuità e regolarità delle medesime relazioni commerciali alla esecuzione di prestazioni da parte dei contraenti che, per loro natura e secondo gli usi commerciali, non abbiano alcuna connessione con l'oggetto degli uni e delle altre;
d)  conseguire indebite prestazioni unilaterali, non giustificate dalla natura o dal contenuto delle relazioni commerciali;
e)  adottare ogni ulteriore condotta commerciale sleale che risulti tale anche tenendo conto del complesso delle relazioni commerciali che caratterizzano le condizioni di approvvigionamento.
3.  Per i contratti di cui al comma 1, il pagamento del corrispettivo deve essere effettuato per le merci deteriorabili entro il termine legale di trenta giorni e per tutte le altre merci entro il termine di sessanta giorni. In entrambi i casi il termine decorre dall'ultimo giorno del mese di ricevimento della fattura. Gli interessi decorrono automaticamente dal giorno successivo alla scadenza del termine. In questi casi il saggio degli interessi è maggiorato di ulteriori due punti percentuali ed è inderogabile. (121)
4.  Per «prodotti alimentari deteriorabili» si intendono i prodotti che rientrano in una delle seguenti categorie:
a)  prodotti agricoli, ittici e alimentari preconfezionati che riportano una data di scadenza o un termine minimo di conservazione non superiore a sessanta giorni;
b)  prodotti agricoli, ittici e alimentari sfusi, comprese erbe e piante aromatiche, anche se posti in involucro protettivo o refrigerati, non sottoposti a trattamenti atti a prolungare la durabilità degli stessi per un periodo superiore a sessanta giorni;
c)  prodotti a base di carne che presentino le seguenti caratteristiche fisico-chimiche:
aW superiore a 0,95 e pH superiore a 5,2
oppure
aW superiore a 0,91
oppure
pH uguale o superiore a 4,5;
d)  tutti i tipi di latte.
5.  Salvo che il fatto costituisca reato, il contraente, ad eccezione del consumatore finale, che contravviene agli obblighi di cui al comma 1 è sottoposto alla sanzione amministrativa pecuniaria da euro 516,00 a euro 20.000,00. L'entità della sanzione è determinata facendo riferimento al valore dei beni oggetto di cessione.
6.  Salvo che il fatto costituisca reato, il contraente, ad eccezione del consumatore finale, che contravviene agli obblighi di cui al comma 2 è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 516,00 a euro 3.000,00. La misura della sanzione è determinata facendo riferimento al beneficio ricevuto dal soggetto che non ha rispettato i divieti di cui al comma 2.
7.  Salvo che il fatto costituisca reato, il mancato rispetto, da parte del debitore, dei termini di pagamento stabiliti al comma 3 è punito con sanzione amministrativa pecuniaria da 500 euro a euro 500.000. L'entità della sanzione viene determinata in ragione del fatturato dell'azienda, della ricorrenza e della misura dei ritardi.
8.  L'Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato è incaricata della vigilanza sull'applicazione delle presenti disposizioni e all'irrogazione delle sanzioni ivi previste, ai sensi della legge 24 novembre 1981, n. 689. A tal fine, l'Autorità può avvalersi del supporto operativo della Guardia di Finanza, fermo restando quanto previsto in ordine ai poteri di accertamento degli ufficiali e degli agenti di polizia giudiziaria dall'articolo 13 della predetta legge 24 novembre 1981, n. 689. All'accertamento delle violazioni delle disposizioni di cui ai commi 1, 2 e 3 del presente articolo l'Autorità provvede d'ufficio o su segnalazione di qualunque soggetto interessato. Le attività di cui al presente comma sono svolte con le risorse umane, finanziarie e strumentali già disponibili a legislazione vigente.
9.  Gli introiti derivanti dall'irrogazione delle sanzioni di cui ai commi 5, 6 e 7 sono versate all'entrata del bilancio dello Stato per essere riassegnati e ripartiti con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze e iscritti nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico, al Fondo derivante dalle sanzioni amministrative irrogate dall'Autorità Garante Concorrenza e Mercato da destinare a vantaggio dei consumatori per finanziare iniziative di informazione in materia alimentare a vantaggio dei consumatori e per finanziare attività di ricerca, studio e analisi in materia alimentare nell'ambito dell'Osservatorio unico delle Attività produttive, nonché nello stato di previsione del Ministero per le Politiche agricole, alimentari e forestali per il finanziamento di iniziative in materia agroalimentare.
10.  Sono fatte salve le azioni in giudizio per il risarcimento del danno derivante dalle violazioni della presente disposizione, anche ove promosse dalle associazioni dei consumatori aderenti al CNCU e delle categorie imprenditoriali presenti nel Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro o comunque rappresentative a livello nazionale. Le stesse associazioni sono altresì legittimate ad agire, a tutela degli interessi collettivi, richiedendo l'inibitoria ai comportamenti in violazione della presente disposizione ai sensi degli articoli 669-bis e seguenti del codice di procedura civile. (122)
11.  Sono abrogati i commi 3 e 4 dell'art. 4 del decreto legislativo 9 ottobre 2002, n. 231 e il decreto del Ministro delle attività produttive del 13 maggio 2003.
11-bis.  Le disposizioni di cui al presente articolo hanno efficacia decorsi sette mesi dalla data di pubblicazione della legge di conversione del presente decreto. Con decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, di concerto con il Ministro dello sviluppo economico, da emanare entro tre mesi dalla data di pubblicazione della legge di conversione del presente decreto, sono definite le modalità applicative delle disposizioni del presente articolo. (123)
(121) Comma così sostituito dalla legge di conversione 24 marzo 2012, n. 27.

(122) Comma così modificato dalla legge di conversione 24 marzo 2012, n. 27.

(123) Comma aggiunto dalla legge di conversione 24 marzo 2012, n. 27.

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