La Confesercenti di Pisa organizza il 17 novembre la notte bianca, in quell'occasione promuove due manifestazioni straordinarie a carattere commerciale, una della durata di un giorno e l'altra della durata di tre giorni. Alle manifestazioni partecipano operatori in possesso di licenza di commercio su area pubblica e quindi dei requisiti morali, professionali ed igienico alimentari. Il Comune di Pisa, al quale è stata presentata richiesta di autorizzazione di suolo pubblico, richiede alla Confesercenti, organizzatore della manifestazione, di presentare per ciascuno operatore una SCIA con contemporaneo versamento dei diritti sanitari alla USL competente di 38 €. Premesso che da parte nostra si ritiene che gli operatori non debbano presentare alcunché in quanto già autorizzati all'esercizio di tale attività in forma ambulante, al massimo si ritiene che potrebbe essere sufficiente la presentazione di una SCIA da parte degli organizzatori della manifestazione.
Saremmo grati di conoscere un parere in merito.
La Confesercenti di Pisa organizza il 17 novembre la notte bianca, in quell'occasione promuove due manifestazioni straordinarie a carattere commerciale, una della durata di un giorno e l'altra della durata di tre giorni. Alle manifestazioni partecipano operatori in possesso di licenza di commercio su area pubblica e quindi dei requisiti morali, professionali ed igienico alimentari. Il Comune di Pisa, al quale è stata presentata richiesta di autorizzazione di suolo pubblico, richiede alla Confesercenti, organizzatore della manifestazione, di presentare per ciascuno operatore una SCIA con contemporaneo versamento dei diritti sanitari alla USL competente di 38 €. Premesso che da parte nostra si ritiene che gli operatori non debbano presentare alcunché in quanto già autorizzati all'esercizio di tale attività in forma ambulante, al massimo si ritiene che potrebbe essere sufficiente la presentazione di una SCIA da parte degli organizzatori della manifestazione.
Saremmo grati di conoscere un parere in merito.
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La normativa comunitaria impone la NOTIFICA per l'impresa alimentare e per ogni STABILIMENTO di questa.
Il singolo posteggio NON deve intendersi come uno stabilimento dell'impresa e quindi l'operatore che occupa detto posteggio NON deve fare una autonoma notifica.
Mi convince di piu' la presentazione di una NOTIFICA SANITARIA UNICA da parte dell'organizzatore che realizza un complesso organizzato e strutturato di servizi che, anche se svolti da soggetti diversi, potrebbe qualificarsi come stabilimento temporaneo.
Insomma:
1) secondo me nè i singoli nè l'associazione dovrebbero presentare notifica
2) al massimo potrebbe essere richiesta all'organizzatore secondo il ragionamento di cui sopra
buonasera
naturalmente condividiamo la tua interpretazione. Il Comune di Pisa ci ha però girato una vostra risposta, sempre sullo stesso argomento, che arriva a conclusioni diverse.
Cordiali saluti.
adriano rapaioli
buonasera
naturalmente condividiamo la tua interpretazione. Il Comune di Pisa ci ha però girato una vostra risposta, sempre sullo stesso argomento, che arriva a conclusioni diverse.
Cordiali saluti.
adriano rapaioli
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Ciao,
colgo l'occasione di questo POST per segnalare che sul FORUM operano vari colleghi, ognuno dei quali ha una propria sensibilità e visione e non sempre proponiamo soluzioni e risposte identiche o sovrapponibili ma ci sforziamo sempre e comunque di motivare le risposte ed approfondire gli argomenti.
In realtà NICOLA SELLI, molto bravo e preparato, non ha fornito in questo caso una risposta diversa ma, CONOSCENDO BENE LA REALTA' della costa ha suggerito di prendere contatti con la ASL prima di giungere a soluzioni, MAGARI GIUSTE, che però poi avrebbero potuto essere contraddette in sede di vigilanza con implicazioni non di poco conto (sanzioni possibili da 9000 euro ad operatore).
Io sono spesso più TRANCIANTE e MENO DIPLOMATICO nei miei interventi.
A questo punto dovete valutare voi "STRATEGICAMENTE" se è preferibile la soluzione diplomatica del previo contatto con l'organo principale di vigilanza (con il rischio però di sentirsi dire: occorre una scia per ogni operatore) o se seguire la soluzione del "è un mio diritto e lo esercito", pronti a fare ricorso o a presentare comunque memorie in caso di contestazione.
Secondo me il Comune di pisa potrebbe venirvi incontro CHIARENDO, anche con una semplice risposta ad un vostro quesito MAIL, la soluzione da adottare .......