Buongiorno,
Dovendo fare la pratica alla ASL per l'apertura di una nuova attività.
Volevo chiedervi se un laboratorio orafo condotto da un artigiano senza dipendenti in un locale seminterrato, è considerato una attività insalubre ai sensi dell'art. 216 del T.U.LL.SS.?
Nel locale vengono svolte micro-fusioni e micro-saldature per quantitativi limitati (inferiori alle 5 ore settimanali).
Grazie a tutti
no.
comunque, se l'attività non comporta fusione di metalli, rientra nell'elenco delle attività ad inquinamento scarsamente rilevante (parte I, All. IV alla parte quinta d.lgs. 152/2006) e, nel caso, è necessaria la comunicazione al Comune ed all'ente competente in materia (provincia o regione).
inoltre non sono soggetti alla autorizzazione in deroga all’art. 65 del D.Lga 81/08 i locali sotterranei ed i locali semisotterranei che risultano al di sotto del terreno circostante per almeno la metà della loro altezza complessiva e del loro perimetro, qualora le attività siano svolte direttamente dal titolare col solo aiuto di familiari con lui conviventi.
Grazie Donato,
al servizio SPRESAL dell'ASL mi hanno detto che, poichè fa le [b]micro-fusioni[/b] e [b]micro-saldature[/b], risulta "attivià insalubre" e che per loro non può essere autorizzato in un locale seminterrato.
Però, essendo un artigiano individuale, la competenza dovrebbe essere del SISP giusto?.
Ancora grazie per la disponibilità
al di là delle competenze (non conosco l'organizzazione aziendale dell'ASL Lazio), confermo che in caso di attività artigianale senza dipendenti non è necessario chiedere la deroga ai sensi dell'art. 65 dlgs 81/2008, salvo "assicurare idonee condizioni di aerazione, di illuminazione e di microclima". ciò significa che se i locali sono dotati di adeguati rapporti di aerazione naturale e che le eventuali emanazioni nocive vengono abbattute alla fonte mediante presidi di aspirazione realizzati nel rispetto delle norme UNI, questi ambienti presentano le medesime caratteristiche degli ambienti fuori terra.