Tre mesi fa una ditta individuale ha richiesto ed ottenuto l'autorizzazione per una nuova media struttura di vendita non alimentare. Ora il commercialista dell'operatore trasmette una SCIA con cui ci comunica l'effettivo avvio dell'attività; il suo tecnico però, anziché produrre la dichiarazione di agibilità per edifici destinati ad attività economiche, ha richiesto all'ufficio urbanistica il rilascio del certificato di agibilità dei locali, che a tutt'oggi non è stato rilasciato. Che fare della SCIA ricevuta? E' valida, ma va comunicato all'operatore che i locali non dichiarati agibili non sono utilizzabili e che quindi potrà iniziare l'attività solo quando il nostro ufficio tecnico rilascerà la certificazione di agibilità? Nella SCIA ci viene segnalato infine che, a fronte di una superficie di vendita di 1430 mq è presente un unico addetto e non ci viene comunicato alcun dato INAIL della ditta individuale; come SUAP la cosa ci deve indurre a una segnalazione all'INAIL oppure non ci riguarda?
Grazie
A mio avviso la ditta può, anche in assenza del certificato di agibilità (avendo presentato domanda invece che dichiarazione) esercitare.
Ma se lo fa sarà soggetta a sanzione pecuniaria secondo la l.r. 12/2005 e, SOLO se è accertata la carenza dei requisiti, per cui i locali sono INAGIBILI, alla chiusura.
Inoltre ritengo irricevibile la domanda di agibilità in quanto da anni é stata sostituita dalla dichiarazione. É come se domani ti presentassero domanda di autorizzazione per esercizio di vicinato...
Infine questione addetti.
Il mod. A di regione Lombardia nella sezione addetti prevede che venga indicato il numero di persone che lavorano all'atto di presentazione della scia stessa. Nulla vieta che il giorno dopo ci siano assunzioni.
La mancanza del dato INAIL invece può comportare la richiesta all'ente stesso di una verifica della posizione della ditta.