Due ragazze (con percorsi di studio presso Istituti d’Arte) intendono (in modo professionale) progettare e vendere articoli di arredamento recuperando ed utilizzando materiali di scarto, reperiti in vario modo, anche a titolo gratuito.
Ho un dubbio sull’inquadramento dell’attività: i loro prodotti sono opere d’ingegno a carattere creativo oppure le due ragazze sono artigiane?
Nel primo caso quale destinazione d’uso deve avere il locale ove svolgono l’attività? Può essere compatibile un locale con destinazione d’uso commerciale?
Due ragazze (con percorsi di studio presso Istituti d’Arte) intendono (in modo professionale) progettare e vendere articoli di arredamento recuperando ed utilizzando materiali di scarto, reperiti in vario modo, anche a titolo gratuito.
Ho un dubbio sull’inquadramento dell’attività: i loro prodotti sono opere d’ingegno a carattere creativo oppure le due ragazze sono artigiane?
Nel primo caso quale destinazione d’uso deve avere il locale ove svolgono l’attività? Può essere compatibile un locale con destinazione d’uso commerciale?
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1) l'attività può essere artigianale o di opere dell'ingegno e dipende dalla tipologia di intervento del loro apporto, se ha carattere artistico o di mera riparazione. Dalla descrizione sembra attività artigianale ma è bene che lo valutino con un loro consulente.
A prescindere da ciò si tratta comunque di attività NON COMMERCIALE e quindi non soggetta a SCIA.
Per la destinazione d'uso, se vi è vendita diretta presso i locali di lavorazione appare compatibile anche la destinazione commerciale.