Premesso che il d.p.r 445/2000 prevede che l'Amministrazone utilizzi il protocollo informatico per la gestione dei documenti. Essendo le pratiche suap trattate esclusivamente in via telematico, tramite PEC, riterrei utile per come mi consiglia verbalmente il Dr. Chiarelli, utilizzare nella relativa classificazione e catalogazione la data di ricevuta di arrivo e di uscita della pratica, dal momento che tutte le ricevuti seguono l'ordine cronologico. Ma questo è possibile per la legge?
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Premesso che il d.p.r 445/2000 prevede che l'Amministrazone utilizzi il protocollo informatico per la gestione dei documenti. Essendo le pratiche suap trattate esclusivamente in via telematico, tramite PEC, riterrei utile per come mi consiglia verbalmente il Dr. Chiarelli, utilizzare nella relativa classificazione e catalogazione la data di ricevuta di arrivo e di uscita della pratica, dal momento che tutte le ricevuti seguono l'ordine cronologico. Ma questo è possibile per la legge?
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Ciao Gregorio, grazie del quesito che mi consente di precisare anche qui le soluzioni che si possono adottare:
PRIMA SOLUZIONE
Quella ORTODOSSA. Il SUAP protocolla le PEC in arrivo accedendo al protocollo informatico e le protocolla in uscita prima di spedirle. Secondo me è una soluzione inefficiente, inefficace e che costituisce aggravio non giustificato.
SECONDA SOLUZIONE
Il SUAP, ogni volta che riceve una PEC sul proprio indirizzo la INOLTRA alla PEC centrale del protocollo (che le protocolla in arrivo).
Il SUAP ogni volta che spedisce una PEC la manda per CC (conoscenza) al protocollo dell'ente che le protocolla in uscita.
Soluzione efficiente in quanto il SUAP elabora, tratta e lavora i messaggi senza dover attendere la protocollazione
TERZA SOLUZIONE
Il SUAP non protocolla le PEC nè in arrivo nè in uscita in quanto, mediante una propria disposizione (ordine di servizio, delibera ecc...) dispone che alle pec sia assegnato come protocollo l'IDENTIFICATIVO UNIVOCO assegnato dal gestore di posta.