Data: 2012-10-16 11:37:16

Impianti radiotelecomunicazioni

Salve, nel nostro territorio sono presenti due impianti radiotelecomunicazioni che sono difformi rispetto al titolo edilizio rilasciato in precedenza. Tenendo conto che in base alla L.R. 49/2011 stanno arrivando le istanze per ottenere il titolo abilitativo per l'installazione o la modifica, mi chiedo le dia e le richieste autorizzazione che interessano quegli impianti possono essere istruite? Io le mando all'Ufficio edilizia ed Arpat. Io come suap direi di no perchè manca la conformità edilizia. Vorrei un Vs. parere in merito. Grazie mille.

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Data: 2012-10-17 10:54:54

Re:Impianti radiotelecomunicazioni

In via generale si può affermare che gli impianti di comunicazione di cui al d.lgs. n. 259/2003 sono abilitati con un unico procedimento che assorbe anche le valenze edilizie/urbanistiche. In pratica, non sono due procedimenti contestuali ma distinti, è proprio un solo procedimento/procedura ai sensi del d.lgs. n. 259/2003 nell’ambito del quale, l’amministrazione comunale, deve fare valutazioni anche di carattere edilizio/urbanistico e, se del caso, impartire prescrizioni o inibire l’attività.

Prescindendo dai parametri che un comune può o non può imporre per abilitare un impianto (la giurisprudenza ha chiarito che il comune può fare ben poco e non può imporre divieti generalizzati per intere aree), da un punto di vista abilitativo deve essere soddisfatta anche la parte inerente l’edilizia. Sulla valenza edilizia/urbanistica si può vedere la Cassazione penale n. 33735/2005:
[i]L’autorizzazione ex art. 87 ha sì carattere unitario, ma con la conseguenza che il regime sanzionatorio penale rimane quello previsto dall’art. 44 del DPR 380/2001, in quanto il mutamento della disciplina per l’abilitazione all’intervento edilizio non incide sulla disciplina sanzionatoria penale che non è correlata alla tipologia del titolo abilitativo ma alla consistenza concreta dell’intervento.[/i]

Quindi i procedimenti di cui trattasi saranno vagliati anche da questo punto di vista e si applicheranno le regole del caso come, ad esempio, l’accertamento di conformità in sanatoria. Ritengo che anche l’accertamento di conformità sia eseguito nell’ambito di un unico procedimento ex d.lgs. 259/2003

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