Premessa: il Comune ha adottato un Regolamento per l'apertura di sale giochi, individuando alcune zone in cui, per motivi di pubblico interesse, è escluso l'insediamento di tali attività. Non si applica, pertanto, la Scia, ma l'utenza presenta apposita istanza a cui consegue il rilascio di un titolo abilitativo.
Caso: Viene depositata una richiesta per una nuova apertura. L'ufficio tecnico esprime un parere comunicando che i locali hanno destinazione compatibile sia in base al vigente strumento urbanistico che in base al Regolamento in premessa indicato. Tale parere favorevole è pero condizionato all'attuazione di un piano di intervento depositato e sottoscritto dallo stesso richiedente e che prevede la sistemazione complessiva dell'attuale piazzale di pertinenza dell'attività commerciale presente e di nuova costituzione. Cito alcuni estratti del piano di intervento: "Attualmente non vi è nessuna regolamentazione nè della viabilità, nè degli spazi destinati al parcheggio (tra l'altro previsti da Regolamento quale condizione necessaria per il rilascio del titolo abilitativo e l'esercizio dell'attività) ed alle aree a verde, con conseguenti disagi sia alla circolazione esterna adiacente sia agli utenti delle altre attività commerciali presenti. Il progetto prevede e rivede il senso di marcia in entrata ed in uscita dal piazzale in quanto lo stesso è adiacente in lato nord con la Strada Statale XXXX ed in lato Sud con la Strada Provinciale XXX, strada con altissima densità di traffico. Oltre a quanto sopra si prevede specifica sistemazione dei posti auto con regolamentazione ed idonea segnaletica per il posizionamento delle autovetture al fine di eliminare gli attuali problemi di sosta anarchica ed incontrollata. Si prevede un recupero degli spazi residui con una destinazione a verde, prevedendo idonea piantumazione, per favorire sia il riparo estivo delle autovetture sia per una riqualificazione che per un recupero del decoro ambientale dell'area ad oggi particolarmente degradata. Vista la complessità e l'onerosità dell'intervento, si propone il seguente piano:
- all'atto dell'apertura della nuova sala giochi si posizioneranno i cartelli stradali di INDICAZIONE SENSO DI MARCIA in entrata ed in uscita dal piazzale di sosta
- entro 36 mesi dall'apertura si provvederà alla realizzazione complessiva e definitiva di quanto proposto così da rateizzare i costi ed usufruire degli eventuali introiti delle attività commerciali in essere. La seguente proposta viene sottoscritta dal committente quale atto di impegno alla realizzazione di quanto sopra esposto."
Domande:lo Scrivente deve rilasciare l'autorizzazione? Se sì, con quali prescrizioni? e se il piano d'intervento non fosse realizzato? La persona avrebbe comunque esercitato per almeno 3 anni... e se l'attività venisse ceduta dopo 6 mesi? Il subentrante sarebbe tenuto a dare esecuzione al piano proposto dal dante causa?
Stiamo valutando anche l'ipotesi di rilasciare un'autorizzazione che abiliti all'esercizio solo ad avvenuta conclusione dell'intervento... Nel caso in cui l'intervento non venisse realizzato opererebbe la decadenza. Che ne pensi?
Un'altra questione: il parere dell'Ufficio Tecnico non è sottoscritto dal Responsabile del Servizio, ma solo dal Responsabile del procedimento... Non mi pare corretto...
Inoltre il tecnico conclude il parere con questa frase "è necessario che il provvedimento venga sottoscritto dal titolare dell'atorizzazione in segno di accettazione ai sensi e per gli effetti dell'art. 1341 comma 2 del codice civile". Mi pare totalmente assurdo...
Grazie
Premessa: il Comune ha adottato un Regolamento per l'apertura di sale giochi, individuando alcune zone in cui, per motivi di pubblico interesse, è escluso l'insediamento di tali attività. Non si applica, pertanto, la Scia, ma l'utenza presenta apposita istanza a cui consegue il rilascio di un titolo abilitativo.
[color=red]ATTENZIONE.
Mi permetto di segnalare che la presenza di divieti di localizzazione non esclude l'applicabilità della SCIA. Secondo me la procedura corretta rimane quella di SCIA[/color]
Caso: Viene depositata una richiesta per una nuova apertura. L'ufficio tecnico esprime un parere comunicando che i locali hanno destinazione compatibile sia in base al vigente strumento urbanistico che in base al Regolamento in premessa indicato. Tale parere favorevole è pero condizionato all'attuazione di un piano di intervento depositato e sottoscritto dallo stesso richiedente e che prevede la sistemazione complessiva dell'attuale piazzale di pertinenza dell'attività commerciale presente e di nuova costituzione. Cito alcuni estratti del piano di intervento: "Attualmente non vi è nessuna regolamentazione nè della viabilità, nè degli spazi destinati al parcheggio (tra l'altro previsti da Regolamento quale condizione necessaria per il rilascio del titolo abilitativo e l'esercizio dell'attività) ed alle aree a verde, con conseguenti disagi sia alla circolazione esterna adiacente sia agli utenti delle altre attività commerciali presenti. Il progetto prevede e rivede il senso di marcia in entrata ed in uscita dal piazzale in quanto lo stesso è adiacente in lato nord con la Strada Statale XXXX ed in lato Sud con la Strada Provinciale XXX, strada con altissima densità di traffico. Oltre a quanto sopra si prevede specifica sistemazione dei posti auto con regolamentazione ed idonea segnaletica per il posizionamento delle autovetture al fine di eliminare gli attuali problemi di sosta anarchica ed incontrollata. Si prevede un recupero degli spazi residui con una destinazione a verde, prevedendo idonea piantumazione, per favorire sia il riparo estivo delle autovetture sia per una riqualificazione che per un recupero del decoro ambientale dell'area ad oggi particolarmente degradata. Vista la complessità e l'onerosità dell'intervento, si propone il seguente piano:
- all'atto dell'apertura della nuova sala giochi si posizioneranno i cartelli stradali di INDICAZIONE SENSO DI MARCIA in entrata ed in uscita dal piazzale di sosta
- entro 36 mesi dall'apertura si provvederà alla realizzazione complessiva e definitiva di quanto proposto così da rateizzare i costi ed usufruire degli eventuali introiti delle attività commerciali in essere. La seguente proposta viene sottoscritta dal committente quale atto di impegno alla realizzazione di quanto sopra esposto."
Domande:lo Scrivente deve rilasciare l'autorizzazione? Se sì, con quali prescrizioni? e se il piano d'intervento non fosse realizzato? La persona avrebbe comunque esercitato per almeno 3 anni... e se l'attività venisse ceduta dopo 6 mesi? Il subentrante sarebbe tenuto a dare esecuzione al piano proposto dal dante causa?
[color=red]La SCIA ti avrebbe risolto questi problemi. Tizio presentava la SCIA e tu gli "notificavi" telematicamente il parere con obbligo di adeguamento entro 36 mesi.
In questo caso tu devi rilasciare l'autorizzazione e inserirai l'obbligo di seguire le prescrizioni di cui all'allegato parere (che alleghi integralmente).
In questi casi il Comune si tutela inserendo l'obbligo per l'interessato di inviare un atto unilaterale d'obbligo che viene poi trascritto (per renderlo opponibile a terzi).
Se così non è tale obbligo incombe sull'attuale titolare e non è esteso agli aventi causa se il titolare non ne fa menzione negli atti di cessione del bene e quindi il Comune rischia di non poterlo pretendere.
Ma sono problemi dell'ufficio tecnico che penso, avrà valutato.
Tu comunque rilascia l'autorizzazione e segnalalo.
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Stiamo valutando anche l'ipotesi di rilasciare un'autorizzazione che abiliti all'esercizio solo ad avvenuta conclusione dell'intervento... Nel caso in cui l'intervento non venisse realizzato opererebbe la decadenza. Che ne pensi?
[color=red]Mi sembra SPROPORZIONATA!!!!!
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Un'altra questione: il parere dell'Ufficio Tecnico non è sottoscritto dal Responsabile del Servizio, ma solo dal Responsabile del procedimento... Non mi pare corretto...
[color=red]A te non interessa. Non puoi sindacare la competenza. Se ti è stato trasmesso devi prendere per LEGITTIMATO il soggetto che lo ha firmato.[/color]
Inoltre il tecnico conclude il parere con questa frase "è necessario che il provvedimento venga sottoscritto dal titolare dell'atorizzazione in segno di accettazione ai sensi e per gli effetti dell'art. 1341 comma 2 del codice civile". Mi pare totalmente assurdo...
[color=red]NOOOOO
Mica stai facendo un contratto. Queste sono prescrizioni UNILATERALI nell'ambito di un procedimento amministrativo, vincolanti anche in caso di mancata accettazione.
Comunque sia fai pure firmare per accettazione
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Grazie