Buonasera Staff di Omniavis,
in occasione di un rinomato evento in programma ad inizio novembre in una città toscana, una società ha stretto un accordo commerciale con un soggetto privato (hotel) per aprire un bookshop della durata di 4 giorni nel foyer dello stesso.
L'accordo commerciale nasce dall'evento programmato, ma è al di fuori dello stesso e non ricade dunque nell'ambito delle autorizzazioni richieste dall'organizzazione dell'evento per l'installazione di padiglioni etc.
Il SUAP sostiene di trattare solo attività a carattere permanente, e mi rimanda alle Attività Economiche, le quali dal canto loro sostengono che non trattandosi di attività di commercio su aree pubbliche esula dalle loro competenze.
Mi sembra tuttavia una forzatura farlo rientrare nell'ambito di applicazione dell'art. 11.2 lett. k della legge regionale 28/05, poiché non necessariamente nel hotel transiteranno i visitatori dell'evento, essendo questo ad organizzazione "diffusa", con padiglioni sparsi per tutta la città.
Come ci possiamo comportare?
Buonasera Staff di Omniavis,
in occasione di un rinomato evento in programma ad inizio novembre in una città toscana, una società ha stretto un accordo commerciale con un soggetto privato (hotel) per aprire un bookshop della durata di 4 giorni nel foyer dello stesso.
L'accordo commerciale nasce dall'evento programmato, ma è al di fuori dello stesso e non ricade dunque nell'ambito delle autorizzazioni richieste dall'organizzazione dell'evento per l'installazione di padiglioni etc.
Il SUAP sostiene di trattare solo attività a carattere permanente, e mi rimanda alle Attività Economiche, le quali dal canto loro sostengono che non trattandosi di attività di commercio su aree pubbliche esula dalle loro competenze.
Mi sembra tuttavia una forzatura farlo rientrare nell'ambito di applicazione dell'art. 11.2 lett. k della legge regionale 28/05, poiché non necessariamente nel hotel transiteranno i visitatori dell'evento, essendo questo ad organizzazione "diffusa", con padiglioni sparsi per tutta la città.
Come ci possiamo comportare?
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Quello indicato è un TEMPORARY SHOP, cioè un negozio temporaneo che dura 4 giorni. Sbaglia il SUAP a non considerarlo fra le proprie competenze (nelle quali ricadono tutte le attività produttive, anche a natura temporanea, stagionale o occasionale).
Devi presentare SCIA per apertura di vicinato e poi, decorsi i 4 giorni, scia di cessazione (per sicurezza e semplicità puoi presentare anche entrambe INSIEME, ma con modelli distinti).
Prepara tutto e invia tramite PEC.