Il titolare di un distributore di carburanti a suo tempo autorizzato anche per il commercio non alimentare intende effettuare una attività promozionale per circa un anno. Con X litri di benzina più un contributo si avrà appunto la benzina oltre che prodotti alimentari: pasta, vino olio ecc.
Deve organizzarsi anche come attività di commercio al dettaglio alimentare, e relativa notifica sanitaria, oppure per il fatto che il prodotto alimentare non è soggetto ad un prezzo/corrispettivo ma solo ad un contributo non deve organizzarsi nè commercialmente e neppure dal punto di vista igienico sanitario dato che sono prodotti confezionati????
Il titolare di un distributore di carburanti a suo tempo autorizzato anche per il commercio non alimentare intende effettuare una attività promozionale per circa un anno. Con X litri di benzina più un contributo si avrà appunto la benzina oltre che prodotti alimentari: pasta, vino olio ecc.
Deve organizzarsi anche come attività di commercio al dettaglio alimentare, e relativa notifica sanitaria, oppure per il fatto che il prodotto alimentare non è soggetto ad un prezzo/corrispettivo ma solo ad un contributo non deve organizzarsi nè commercialmente e neppure dal punto di vista igienico sanitario dato che sono prodotti confezionati????
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Ciao,
da quanto descrivi è il classico sistema dei punti dove normalmente puoi ottenere gadget, oggetti per la casa ecc... mentre nel caso di specie puoi avere prodotti alimentari (la crisi!!!).
Ebbene, pur non essendo oggetto di transazione diretta (non posso comprare l'olio, la pasta ecc...) si ha comunuqe una cessione di prodotti alimentari e quindi a mio avviso la NOTIFICA SANITARIA (e solo quella) è indispensabile.