Buongiorno.
La ditta X presenta una DIAP (la chiamo così perchè protocollata prima dell'arrivo della SCIA) e correttamente allega la scheda 5.
Nella citata scheda, alla voce rischio incendi, indica gli estremi (data e n. prot.) della richiesta di parere di conformità antincendio.
La scheda invece prevede l’indicazione degli estremi del nulla osta ovvero della dichiarazione che l’insediamento produttivo e l’attività svolta sono conformi al progetto approvato dai Vigili del Fuoco (cioè dei titoli abilitativi all'effettivo avvio dell'attività).
La DIAP è inefficace?
Grazie
Alberto
Buongiorno.
La ditta X presenta una DIAP (la chiamo così perchè protocollata prima dell'arrivo della SCIA) e correttamente allega la scheda 5.
Nella citata scheda, alla voce rischio incendi, indica gli estremi (data e n. prot.) della richiesta di parere di conformità antincendio.
La scheda invece prevede l’indicazione degli estremi del nulla osta ovvero della dichiarazione che l’insediamento produttivo e l’attività svolta sono conformi al progetto approvato dai Vigili del Fuoco (cioè dei titoli abilitativi all'effettivo avvio dell'attività).
La DIAP è inefficace?
Grazie
Alberto
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La DIAP, ed oggi la SCIA, sono sempre efficaci anche se non vi fossero riferimenti ai procedimenti di prevenzione incendi.
Essi non sono mai ostativi. In detta parte sono informazioni utili per monitorare gli endoprocedimenti ma la loro assenza non determina il blocco del procedimento principale
Nel modello A della SCIA regionale al punto 4 della pagina 7 (Dichiarazioni) il titolare/legale rappresentante dichiara "[i]di essere in possesso di eventuali autorizzazioni/titoli preliminari necessari allo svolgimento dell'attività oggetto della segnalazione (ad es. autorizzazioni scarichi/emissioni, nulla osta prevenzione incendi, licenze P.S., ecc.)[/i]".
Questa dichiarazione è in palese contrasto con l'aver dichiarato nella scheda 5 di aver solo presentato la domanda di conformità, o sbaglio?
Potrei accettare che la SCIA sia valida per la parte di attività non soggetta a prevenzione incendi (nei casi in cui sia possibile individuare le lavorazioni o i locali), ma in questo caso non è fattibile.
Grazie
Alberto
Nel modello A della SCIA regionale al punto 4 della pagina 7 (Dichiarazioni) il titolare/legale rappresentante dichiara "[i]di essere in possesso di eventuali autorizzazioni/titoli preliminari necessari allo svolgimento dell'attività oggetto della segnalazione (ad es. autorizzazioni scarichi/emissioni, nulla osta prevenzione incendi, licenze P.S., ecc.)[/i]".
Questa dichiarazione è in palese contrasto con l'aver dichiarato nella scheda 5 di aver solo presentato la domanda di conformità, o sbaglio?
Potrei accettare che la SCIA sia valida per la parte di attività non soggetta a prevenzione incendi (nei casi in cui sia possibile individuare le lavorazioni o i locali), ma in questo caso non è fattibile.
Grazie
Alberto
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Ciao,
RIBADISCO LA MIA POSIZIONE.
Non è un modello che modifica l'ordinamento giuridico. L'interessato se svolge una attività soggetta a prevenzione incendi è tenuto a dotarsi dei relativi titoli abilitativi per l'esercizio legittimo dell'attività (ai soli fini della prevenzione incendi).
Ti domando provocatoriamente.
Ma se tizio non paga le tasse quest'anno, ti verrebbe in mente di dichiarare inefficace la DIAP/SCIA?
Eppure è un presupposto di validità o condizione per esercitare la stessa.
TUTTAVIA non vi è un legame normativo fra la procedura di prevenzione incendi e la scia amministrativa.
Quindi se non hai il CPI non potrai legittimamente svolgere l'attività sotto il profilo della prevenzione incendi ma la scia rimane, per la parte amministrativa, sanitaria, edilizia ecc... valida e regolare.