Il regolamento edilizio comunale prevede che in caso di ristrutturazioni di edifici esistenti o di nuove costruzioni, qualora questi vengano destinati a strutture turistico-ricettive, è possibile prevedere un 30% in più del volume. Se un soggetto dichiara che in un edificio da recuperare/costruire verrà svolta attività di affittacamere può usufruire di tale aumento di volume, essendo una struttura ricettiva; oppure, avendo questa tipologia le caratteristiche di civile abitazione, non ci può rientrare?
riferimento id:7226
Il regolamento edilizio comunale prevede che in caso di ristrutturazioni di edifici esistenti o di nuove costruzioni, qualora questi vengano destinati a strutture turistico-ricettive, è possibile prevedere un 30% in più del volume. Se un soggetto dichiara che in un edificio da recuperare/costruire verrà svolta attività di affittacamere può usufruire di tale aumento di volume, essendo una struttura ricettiva; oppure, avendo questa tipologia le caratteristiche di civile abitazione, non ci può rientrare?
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Anche se il legislatore spesso fa confusione e nel linguaggio amministrativo si usano come sinonimi occorre distinguere fra:
1) strutture turistico-ricettive
2) attività turistico-ricettive
A mio avviso la norma da te descritta riguarda SOLTANTO le strutture turistico-ricettive, cioè alberghi, RTA e simili, cioè attività svolte in immobili a destinazione specifica e non anche gli immobili di civile abitazione pur se adibiti ad attività ricettiva.
Sì ai bed and breakfast nei condomini, non cambia la destinazione d'uso
[color=red]Corte di cassazione - Sezione II civile - Sentenza 20 novembre 2014 n. 24707[/color]
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