regione lombardia, pubblico esercizio con valutazione di impatto acustico che determina un orario di lavoro "diurno" a porte e finestre chiuse, per orario diurno si intendono le 22.00, ad una ispezione commerciale lo si trova attivo alle ore 23.15, è possibile sanzionare lo stesso esercizio in quanto non rispetta gli orari imposti dall'impatto acustico, ed inseriti in autorizzazione con la dicitura "LA SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDE PUO ESSERE SVOLTA FINO ALLE ORE 22.00", o con l'avvenuta liberalizzazione degli orari non è piu possibile?
grazie
è possibile applicare la sanzione prevista dall'art. 10 della legge 447/1995. per l'applicazione del comma 2 o il comma 3 bisogna leggere nel dettaglio la relazione previsionale di impatto acustico.
riferimento id:7036[quote]pubblico esercizio con valutazione di impatto acustico che determina un orario di lavoro "diurno" a porte e finestre chiuse, per orario diurno si intendono le 22.00, [/quote]
.. cosa significa?
[quote]ad una ispezione commerciale lo si trova attivo alle ore 23.15, è possibile sanzionare lo stesso esercizio in quanto non rispetta gli orari imposti dall'impatto acustico, ed inseriti in autorizzazione con la dicitura "LA SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDE PUO ESSERE SVOLTA FINO ALLE ORE 22.00"[/quote]
...dalla lettura combinata delle due affermazioni sembrerebbe che "tutta l'attività", ossia - io capisco - sia quella di somministrazione vera e propria e qualla correlata (di diffusione musica o utilizzo strumenti sonori?) che ha determinato la necessità della previsione di impatto acustico debba cessare alle 22.
Se è così vedo la disposizione un po' illegittima.. la somministrazione, di per sè è libera.. al limite... "limito" l'attività che prevede la diffusione di musica..
Poi, non vedo come "noi del comune" ci possiamo avvalere di una limitazione oraria che si ricava da una previsione di impatto acustico.. (quasi come se sia stato il tecnico del gestrore a darsela, da sè....) non riesco a capire questo punto.
La previsione c'è ed è lì. Se vi sono comunque problemi di rumorosità, attivo A.R.P.A. per le verifiche e vedo se supera o meno i limiti. Poi via con la sanzione e l'ordinanza di "rientro" nei limiti acustici di zona..
visto che l'ufficio commercio inseriva una serie di orari massimi nelle autorizzazione per la somministrazione, mi sono preso la briga di andare a chiedere, e sia il dirigente dell'ufficio commercio che i miei superiori hanno ribadito che l'orario massimo inserito in licenza deriva dalla previsione di impatto acustico stilato da arpa, e che riguarda non solo l'attività rumorosa ma anche quella non rumorosa e che quindi di fatto il bar ha un orario massimo di apertura. il probllema seguente era se sanzionare in base allla legge regionale per non aver rispettato l'orario, 6/2010, o utilizzare la legge 447/95.
riferimento id:7036
visto che l'ufficio commercio inseriva una serie di orari massimi nelle autorizzazione per la somministrazione, mi sono preso la briga di andare a chiedere, e sia il dirigente dell'ufficio commercio che i miei superiori hanno ribadito che l'orario massimo inserito in licenza deriva dalla previsione di impatto acustico stilato da arpa, e che riguarda non solo l'attività rumorosa ma anche quella non rumorosa e che quindi di fatto il bar ha un orario massimo di apertura. il probllema seguente era se sanzionare in base allla legge regionale per non aver rispettato l'orario, 6/2010, o utilizzare la legge 447/95.
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La previsione di un orario massimo per l'attività di somministrazione è ILLEGITTIMO in quanto detta attività può esercitare l'orario che ritiene più opportuno.
Anche la previsione di un orario per le attività accessorie deve ritenersi illegittima per irragionevolezza. Se un esercizio rispetta i limiti acustici perchè farlo chiudere entro un certo orario?
Solo in determinate circostanze, da motivare adeguatamente, con riferimento a problemi di sicurezza e ordine pubblico (non di inquinamento acustico) si potrà limitare l'orario di singoli esercizi con specifica ordinanza sindacale.
Ciò vale anche se l'eventuale limite sia stato inserito nell'autorizzazione (che in parte qua decade).
io la domanda di fabio l'ho letta così: io ho una attività che dopo un certo orario non rispetta i limiti di emissione acustica, come specificato dalla relazione di impatto acustico predisposta da un tecnico abilitato. di conseguenza o io provo che dopo l'orario indicato, adottando elementi di mitigazione, rispetto i limiti altrimenti durante l'orario notturno (dopo le 22) non posso esercitare. non sempre l'elemento di disturbo è determinato dalla musica o altro intrattenimento (in questo caso basterebbe spegnerla) ma spesso anche il solo vocio degli avventori può nuocere alla quiete dei residenti prossimi all'esercizio (è il caso specifico di un locale posto nel mezzo di un condominio). se la valutazione di impatto acustico parla chiaro la stessa, ai sensi dell'art. 13 della legge 689/1981, costituisce atto probatorio, ai fini dell'applicazione delle sanzioni della legge 447/1995.
riferimento id:7036[quote]dalla previsione di impatto acustico stilato da arpa[/quote] ARPA Lombardia redige le "previsioni di impatto acustico" per i pubblici esercizi?
riferimento id:7036se ho usato termini improrpri chiedo scusa a tutti.
Pubblici esercizi ed inquinamento acustico
I pubblici esercizi, in modo particolare i locali aperti fino a tarda sera, possono essere causa di problemi di inquinamento acustico. Essi sono soggetti alla normativa in materia di inquinamento acustico adottata per tutelare l'ambiente esterno ed abitativo con l'obiettivo di salvaguardare il benessere dei cittadini. Di seguito i provvedimenti di riferimento:
• Legge 26 ottobre 1995, n. 447 - "Legge quadro sull'inquinamento acustico" (allegata in calce).
• Legge Regionale 10 agosto 2001, n. 13 - "Norme in materia di inquinamento acustico".
• Deliberazione di giunta regionale 8 marzo 2002, n. VII/8313 - "Legge n. 447/1995 Legge Quadro sull'inquinamento acustico e Legge Regionale 10 agosto 2001, n. 13 Norme in materia di inquinamento acustico". Approvazione del documento "Modalità e criteri di redazione della documentazione di [b]previsione di impatto acustico [/b] e di valutazione revisionale del clima acustico". Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia (B.U.R.L.) n.12 Serie ordinaria del 18 marzo 2002.
Allegati
Legge quadro 26 ottobre 1995, n.447 (77 KB) PDF