una ditta che vende kebab e altri prodotti di gastronomia, intende fare anche attività di vendita all'ingrosso tramite la stessa ditta e pertanto afferma che non possa iscriversi in CCIAA come artigiano..per cui presenta la duaap includendo l'allegato B5 e un D100 dichiarando che farà una somministrazione non assistita..è corretto o sono percorribili altre strade?poichè non esiste l'allegato per somministrazione non assistita è possibile segnalarne la necessità?
riferimento id:6960La somministrazione non assistita non esiste come attività a sé stante, in quanto si tratta di un'attività al più meramente accessoria a quella principale (commerciale e, in alcuni casi, artigianale).
L'allegato B5 si utilizza per la somministrazione di alimenti e bevande propriamente detta, e non per simili evenienze.
Non capisco comunque se stiamo parlando di uno stesso esercizio, o di una ditta che in più sedi svolge attività diverse... Ad ogni modo, una cosa è la tipologia dell'attività, altra cosa la natura della ditta esercente: un laboratorio alimentare sarà sempre un laboratorio alimentare, indipendentemente dal fatto che la ditta sia iscritta al registro imprese o all'albo degli artigiani, così come un esercizio commerciale o di somministrazione sarà tale anche se la ditta ha una natura diversa ai fini camerali.
dopo aver presentato l'allegato B5, il commercialista si è recato al suap affermando di aver presentato tale allegato in quanto la CCIAA avrebbe contestato la pratica e lo avrebbe iscritto come artigiano ma in realtà poichè lo stesso intende vendere con quella ditta anche all'ingrosso non sarebbe corretto iscriverlo come artigiano.
Preciso che il commercialista si è recato al suap per precisare che l'allegato B 5 era compilato in maniera incompleta per tale motivo ossia non ha trovato un allegato per la somministrazione non assistita (tale attività permette l'iscrizione come commerciante e non come artigiano).