Perviene all'Ufficio Commercio di Polizia Intercomunale una nota del Sindaco il quale chiede di verificare la legittimità del comportamento del titolare di un pubblico esercizio situato nel medesimo immobile in cui è insediata una palestra privata.
Sulle vetrine del bar è esposto un cartello con il seguente avviso:
"Si avvisano i gentili genitori dei corsi di nuoto che, al fine di assicurare un decoroso servizio ristorante negli orari di pranzo ed onde evitare affollamento negli spazi riservati alla ristorazione, è vietato l'accesso ai locali del XXXX (nome del pubblico esercizio) fino alle ore 15.00.
Si ringrazia per la collaborazione. La Direzione".
Quale sarebbe la norma violata? Inoltre ho un altro dubbio: il trasgressore è il titolare del pubblico esercizio? Il termine direzione potrebbe benissimo riferirsi anche alla società proprietaria della palestra (che, tra l'altro, ha concesso in locazione la gestione del bar).
Grazie mille
L’avviso non è scritto chiaramente, ma non mi sembra si possa riferire a un divieto di accesso generale a ” pubblico locale”, mi sembra piuttosto una regola tra condomini per regolare una questione di uso e passaggio in spazi riservati.
Forse è il caso di verificare la reale intenzione dei diretti interessati: direzione della palestra (proprietario) e gestore del bar.
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