Il sig. X è titolare di attività di affittacamere professionale per n. 6 camere con 12 posti letto e preparazione e somministrazione alimenti ai clienti alloggiati. L'attività di svolge all'interno di una villa di antica costruzione, di notevole dimensione e con ampi spazi esterni tra cui una bellissima terrazza panoramica, posta in centro storico in area classificata, secono il vigente piano di classificazione acustica, in classe III.
Il titolare, nonchè proprietario dell'immobile, oltre all'attività sopra descritta, affitta la struttura per lo svolgimento di ricevimenti per matrimoni durante i quali sono organizzati trattenimenti musicali che provocano, secondo segnalazioni ricevute dai vicini, disturbo acustico.
Recentemente la Polizia Municipale ha elevato al sig. X verbale per violazione dell'art. 6, comma 1, lett. h, della L. 447/1995.
Nonostante ciò i trattenimenti musicali continuano; in questa situazione il Comune è tenuto alla richiesta di documentazione di impatto acustico e al rilascio di eventuale autorizzazione in deroga? In caso di mancata presentazione di tale documento si può emettere un provvedimento per vietare tali trattenimenti? Abbiamo dubbi sulla procedura da seguire in quanto questi ricevimenti sono privati e quindi non ci sembra che l'attività possa ricadere in quelle descritte dalla L. 447/95 come peraltro modificata dal D.P.R. 227/2011; si potrebbe configurare semmai l'ipotesi di disturbo della quiete pubblica? Abbiamo anche richiesto all'ASL la verifica del rispetto dei limiti di inquinamento acustico previsto dal nostro piano ma ci hanno risposto verbalmente che se l'attività non ha autorizzazioni in deroga deve essere fatta cessare. Grazie.
Alcuni punti fermi:
1) se l'attività rumorosa è posta in essere dagli utilizzatori è sbagliato elevare verbali, diffide e notifiche al titolare della struttura e/o al proprietario
2) se le "feste" sono private NON si applica la disciplina pubblicistica sull'inquinamento acustico. Restano ferme le norme PENALI e CIVILI sulle molestie .... ma non spetta al Comune intervenire
3) ritengo impossibile la procedura della deroga ai limiti acustici (che fra l'altro NON risolverebbe il problema, semplicemente legalizzerebbe il rumore eccessivo) in quanto si tratta di eventi privati
Secondo me il Comune NON DEVE entrare nel merito. I vicini si attiveranno con un loro legale di fiducia e in sede penale e/o civile faranno valere i propri diritti alla quiete personale.