Un attività che ha l'autorizzazione di pubblico spettacolo (art. 68 TULPS) a che ora devono cessare la musica?? e a che ora deve chiudere??
Faccio questa domanda perchè questi tipi di locali non rientrano nella fattispecie degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande ove avvengono intrattenimenti musica etc., dove questi devono cessare la musica secondo l'ordinanza sindacale o regolamento.
Il Comune dovrebbe fare un ordinanza apposta per regolarizzare gli orari di queste attività?? o c'è qualche normativa nazionale che regola gli orari di apertura e chiusura e cessazione musica in locali di pubblico spettacolo autorizzati ai sensi dell'art. 68 TULPS???
Oppure rientrano negli stessi orari, degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande??
grazie
Un attività che ha l'autorizzazione di pubblico spettacolo (art. 68 TULPS) a che ora devono cessare la musica??
[color=red]DIPENDE. Se rimane entro i limiti acustici di zona può anche non cessarla mai o comunque fino alla chiusura del locale[/color]
e a che ora deve chiudere??
[color=red]Se è un pubblico esercizio, essendo liberalizzati gli orari, può chiudere QUANDO VUOLE[/color]
Faccio questa domanda perchè questi tipi di locali non rientrano nella fattispecie degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande ove avvengono intrattenimenti musica etc., dove questi devono cessare la musica secondo l'ordinanza sindacale o regolamento.
[color=red]OK, se parli di discoteche ed altri esercizi soggetti ai soli 68 e 86 tulps senza essere esercizi principali di somministrazione rispetteranno gli orari dell'ORDINANZA SINDACALE in materia. Questa può prevedere ragionevoli limiti di orario. Se manca l'ordinanza gli orari sono LIBERI[/color]
Il Comune dovrebbe fare un ordinanza apposta per regolarizzare gli orari di queste attività??
[color=red]Certo, in assenza l'attività è libera[/color]
o c'è qualche normativa nazionale che regola gli orari di apertura e chiusura e cessazione musica in locali di pubblico spettacolo autorizzati ai sensi dell'art. 68 TULPS???
[color=red]Nessuna. Esistono norme sugli orari per somministrare alcolici, norme sui limiti acustici in orario diurno e notturno ma nessuna norma sugli orari[/color]
Oppure rientrano negli stessi orari, degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande??
[color=red]NO, devono essere regolamentati specificamente[/color]
grazie
Non ho bene compreso.
Parlo di locali che fanno somministrazione di alimenti e bevande (solo art. 86). Se questi locali fanno intrattenimento musicale e spettacolo in materia di musica devono rispettare gli orari dell'ordinanza. fin qui ci siamo.
Se parlo di locali che oltre a fare somministrazione di alimenti e bevabde (art. 86) sono autorizzati anche per l'art. 68 ovvero locali di pubblico spettacolo che possono pubblicizzare gli eventi, possono far pagare un biglietto d'ingresso etc.
1. Questi locali quali orari per la musica devono rispettare???
2. Quelli indicati per i locali soprindicati o deve essere fatta un ordinanza a posta??
3. in mancanza di ordinanza gli orari della musica sono liberi??? ovviamente sempre nel rispetto in materia di disturbo alla quiete pubblica.
4. Qual'è la differenza tra discoteca e locale autorizzato ai sensi dell'art. 68 TULPS??
grazie ancora
1. Questi locali quali orari per la musica devono rispettare???
[color=red]A mio avviso se un locale svolge come attività principale la somministrazione NON SI POSSONO REGOLAMENTARE gli orari delle attività accessorie. Queste potranno essere svolte liberamente anche H24. Ovviamente il locale dovrà rispettare i limiti di inquinamento acustico e per esigenze di quiete pubblica potranno essere adottati provvedimenti contingibili ed urgenti. Ma solo AD AZIENDAM, cioè riferiti a singoli esercizi. NON si può adottare una ordinanza che dica: nei bar la musica termina alle 3 di notte. E' ILLOGICA. Se dopo le 3 garantisco comunque il rispetto dei limiti acustici che senso ha farmi cessare una attivitià accessoria mentre posso proseguire con quella principale?[/color]
2. Quelli indicati per i locali soprindicati o deve essere fatta un ordinanza a posta??
[color=red]Vedi sopra[/color]
3. in mancanza di ordinanza gli orari della musica sono liberi??? ovviamente sempre nel rispetto in materia di disturbo alla quiete pubblica.
[color=red]Sono sempre liberi salvo ORDINANZE PUNTUALI per violazioni dei limiti acustici[/color]
4. Qual'è la differenza tra discoteca e locale autorizzato ai sensi dell'art. 68 TULPS??
[color=red]UN ABISSO.
Una discoteca è soggetta alla regolamentazione, anche in materia di orari del Comune. Il Comune potrebbe imporre la chiusura alle 24 per tutte le discoteche (forse l'ordinanza sarebbe annullata perchè sproporzionata .... ma alle 3 o 4 di notte sarebbe ragionevole).
Un bar o ristorante è una attività liberalizzata anche negli orari, e può svolgere LIBERAMENTE ogni attività accessoria.
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Come faccio a capire che la somministrazione è l'attività principale??? rispetto a quello dello spettacolo per esempio l'aspetto danzante???
Allora mi chiedo l'art. 68 perchè viene rilasciato??? a quale scopo ??? e perchè non a tutti????
grazie ancora
Come faccio a capire che la somministrazione è l'attività principale???
[color=red]Il criterio di principalità è legato al FATTURATO ANNUO. Se le entrate dell'attività di somministrazione sono prevalenti allora l'attività principale è quella.
In una discoteca, normalmente, le entrate principali derivano dall'attività di spettacolo e la somministrazione è, sotto il profilo del fatturato, accessoria e secondaria[/color]
rispetto a quello dello spettacolo per esempio l'aspetto danzante???
[color=red]Come detto fatturato[/color]
Allora mi chiedo l'art. 68 perchè viene rilasciato???
[color=red]Perchè siamo un Paese che si porta dietro ancora leggi datate e fasciste quale quelle di pubblica sicurezza del 1931!!! [/color]
a quale scopo e perchè non a tutti?
[color=red]Lo scopo dell'art. 68 è verificare:
1) il possesso di alcuni requisiti soggettivi (i requisiti del TULPS sono più restrittivi di quelli della somministrazione e quindi teoricamente qualcuno potrebbe non fare attività danzante pur potendo fare somministrazione)
2) ed oggettivi (palchi, strutture ecc...) verificati tramite dichiarazione di corretto montaggio, impianti elettrici ecc....
Questo è lo scopo princcipale dell'art. 68 che in determinati contesti è ancora utile, in molti altri non lo è più.
In ogni caso in nessun punto dell'art. 68 si parla di orari!!
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Nel paese dove vivo,
un bar all'interno di un albergo ma con accesso sulla pubblica via, è stato verbalizzato perchè pubblicizzava gli eventi di intrattenimento e a volte faceva bagare un biglirtto all'ingresso. Dopo il Comune gli ha rilasciato autorizzazione ai sensi dell'art. 68 fino a 100 persone.
- Quindi possiamo dire che con l'autorizzazione art. 68 puo suonare senza limiti di orario ma senza disturbare, nei limiti sonori, e ovviamente puo pubblicizzare gli spettacoli e far pagare il biglietto d'ingresso perchè è diventato un locale di pubblico spettacolo con l'art. 68-
uno stabilimento balnare la stessa cosa con autorizzazione per la somministrazione di alimenti e bevande la sera fa ristorante poi in inverno faceva al posto del ristorante modificava la sala e diventava una sorta di locale di pubblico spettacolo pubblicizzando gli eventi e facendo pagare un biglietto all'ingresso. è stato verbalizzato. Dopo il Comune gli ha rilasciat un art. 68 fino a 200 persone. ovviato il problema è diventato un locale di pubblico spettacolo.
adesso mi chiedo se a tutti i locali di somministrazione di alimenti e bevande, viene rilasciato l'art. 68, il paese diventa pieno di piccole discoteche, anche nei centri storici e turelati da diversi vincoli e ovviamente anche sulle spiaggia visto l'esempio di sopra.
1. non c'è un limite al rilascio dell'art. 68??
2. un locale quali requisiti deve avere per il rilascio dell'art. 68???
3. se l'autorizzazione art. 68 è fino a 100 persone e all'interno del locale o fuori ci sono 300 400 persone in quale sanzione incorre il titolare?
a questo punto in nome della liberalizzazione tutti possono diventare locali di pubblico spettacolo?
grazie ancora
Nel paese dove vivo,
un bar all'interno di un albergo ma con accesso sulla pubblica via, è stato verbalizzato perchè pubblicizzava gli eventi di intrattenimento e a volte faceva bagare un biglirtto all'ingresso. Dopo il Comune gli ha rilasciato autorizzazione ai sensi dell'art. 68 fino a 100 persone.
[color=red]OK[/color]
- Quindi possiamo dire che con l'autorizzazione art. 68 puo suonare senza limiti di orario ma senza disturbare, nei limiti sonori, e ovviamente puo pubblicizzare gli spettacoli e far pagare il biglietto d'ingresso perchè è diventato un locale di pubblico spettacolo con l'art. 68-
[color=red]Certo, può fare tutto questo[/color]
uno stabilimento balnare la stessa cosa con autorizzazione per la somministrazione di alimenti e bevande la sera fa ristorante poi in inverno faceva al posto del ristorante modificava la sala e diventava una sorta di locale di pubblico spettacolo pubblicizzando gli eventi e facendo pagare un biglietto all'ingresso. è stato verbalizzato. Dopo il Comune gli ha rilasciat un art. 68 fino a 200 persone. ovviato il problema è diventato un locale di pubblico spettacolo.
[color=red]OK[/color]
adesso mi chiedo se a tutti i locali di somministrazione di alimenti e bevande, viene rilasciato l'art. 68, il paese diventa pieno di piccole discoteche, anche nei centri storici e turelati da diversi vincoli e ovviamente anche sulle spiaggia visto l'esempio di sopra.
[color=red]Certo[/color]
1. non c'è un limite al rilascio dell'art. 68??
[color=red]No, si chiama LIBERTA' DI IMPRESA. A meno che non vi siano da tutelare interessi diversi (sicurezza, ordine pubblico ecc...) non si può negare un art. 68 perchè ce ne sono già troppi. SAREBBE un contingentamento per motivi commerciali, ormai vietato dal 2006 in poi!!!!!!![/color]
2. un locale quali requisiti deve avere per il rilascio dell'art. 68???
[color=red]Quelli di sicurezza ordinari o speciali (se il Comune intende dare delle prescrizioni). Il Comune può dare ragionevoli e proporzionate prescrizioni in relazione a specifiche fattispecie (es. divieto di uso di fuochi perchè in zona a rischio, obbligo di pannelli insonorizzanti perchè ..... obbligo di luci suffuce per evitare inquinamento luminoso ecc.... DIPENDE dal contesto. In generale non vi sono ragioni per specifiche prescrizioni[/color]
3. se l'autorizzazione art. 68 è fino a 100 persone e all'interno del locale o fuori ci sono 300 400 persone in quale sanzione incorre il titolare?
[color=red]Se si supera la capienza autorizzata si incorre nell'art. 681 del codice penale
Dispositivo dell'art. 681 Codice Penale
Chiunque (1) apre o tiene aperti luoghi di pubblico spettacolo, trattenimento o ritrovo, senza avere osservato le prescrizioni dell'Autorità a tutela della incolumità pubblica (2), è punito con l'arresto fino a sei mesi e con l'ammenda non inferiore a centotre euro (3).
Note
(1) Soggetto attivo è sia il proprietario che il detentore, anche di fatto, del locale in cui vengono dati spettacoli cui il pubblico può assistere, previo acquisto del biglietto d'ingresso o previa esibizione della tessera di socio.
(2) Cfr. art. 80, r.d. 18-6-1931, n. 773.
(3) Importo incrementato a norma dell'art. 113, c. 1, l. n. 689/1981.
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a questo punto in nome della liberalizzazione tutti possono diventare locali di pubblico spettacolo?
[color=red]Evviva! E sia il mercato a fare la differenza!!!!!!!!!!![/color]
grazie ancora
TRATTENIMENTI MUSICALI: illegittimo il diniego per generica tutela della quiete pubblica
[img]https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/14590333_10211474249361152_2756922726765660460_n.jpg?oh=7b949086992f21566bcb60038aef5821&oe=5866C23C[/img]
[color=red][b]TAR CAMPANIA – SALERNO, SEZ. II – sentenza 6 ottobre 2016 n. 2245 [/b][/color]
Al di là della questione se fosse o meno necessario dotarsi di idoneo titolo abilitativo per svolgere l’attività in questione, va rilevato che il Comune ha respinto la richiesta di svolgimento di eventi musicali all’interno del citato pubblico esercizio, presentata dalla ricorrente, sul presupposto, non provato e meramente presunto, che l’attività musicale che la ricorrente voleva esercitare all’interno del proprio locale avrebbe alterato la quiete pubblica. Tale motivazione è erronea, perché l’amministrazione si è basata su una mera supposizione senza effettuare alcuna idonea istruttoria sul punto e anticipando un giudizio in relazione ad un’attività di cui non è stata valutata la portata e la dimensione, anche in considerazione del fatto che si tratta di soli sei serate musicali da svolgersi all’interno del locale con inizio alle ore 20,30 e fine alle ore 00,00.
http://buff.ly/2d7DUtr