E' in fase di studio la possibilità di costituire presso la biblioteca civica un circolo privato (premetto che la biblioteca emette per ogni utente una tessera, per consentire l'accesso al prestito elettronico); fra le attività del circolo privato si inserirebbe anche un'attività di somministrazione alimenti e bevande. L'attività verrebbe data dal circolo in gestione ad un imprenditore. Ora, in queste condizioni:
-gli utenti della biblioteca potrebbero accedere al servizio di somministrazione in quanto tali o dovrebbero tesserarsi anche al circolo?
-l'imprenditore che andrebbe a gestire l'attività di somministrazione avrebbe agevolazioni dal punto di vista fiscale o gestendo l'attività imprenditorialmente non si discosterebbe dalla gestione di un bar aperto al pubblico?
-i locali che ospiterebbero il bar sono accessibili tramite ascensore e tramite una scala interna, nonché tramite una scala esterna che dà sul cortile (chiuso della biblioteca): vi sono insormontabili problemi di sorvegliabilità?
Grazie
[quote]-gli utenti della biblioteca potrebbero accedere al servizio di somministrazione in quanto tali o dovrebbero tesserarsi anche al circolo?[/quote]
L’iscrizione al circolo privato deve avvenire secondo le modalità previste dallo statuto (di solito richiesta di adesione che deve essere approvata dal Consiglio Direttivo). C’è poi la questione della quota associativa (la tessera della biblioteca è gratuita).
[quote]-l'imprenditore che andrebbe a gestire l'attività di somministrazione avrebbe agevolazioni dal punto di vista fiscale o gestendo l'attività imprenditorialmente non si discosterebbe dalla gestione di un bar aperto al pubblico?[/quote]
Credo di no, ma non sono un fiscalista…
[quote]-i locali che ospiterebbero il bar sono accessibili tramite ascensore e tramite una scala interna, nonché tramite una scala esterna che dà sul cortile (chiuso della biblioteca): vi sono insormontabili problemi di sorvegliabilità?[/quote]
È difficile dare una risposta senza conoscere i locali e fare un sopralluogo. Visto che siete la biblioteca civica vi consiglio di chiedere un parere ai colleghi della polizia locale.
[i]DECRETO 17 dicembre 1992, n. 564 “Regolamento concernente i criteri di sorvegliabilità dei locali adibiti a pubblici esercizi per la somministrazione di alimenti e bevande”.
Art. 4. Caratteristiche dei locali adibiti alla somministrazione di alimenti e bevande annessi a circoli privati
Comma 1. [color=red]I locali di circoli privati o di enti in cui si somministrano alimenti o bevande devono essere ubicati all'interno della struttura adibita a sede del circolo o dell'ente collettivo e non devono avere accesso diretto da strade, piazze o altri luoghi pubblici[/color]. All'esterno della struttura non possono essere apposte insegne, targhe o altre indicazioni che pubblicizzino le attività di somministrazione esercitate all'interno. [/i]
Detto questo perché non valutate (come amministrazione) di aprire un bar aperto al pubblico se ci sono i requisiti?
Chi garantisce al gestore che il cliente che gli chiede un caffè sia associato? Io posso entrare in una biblioteca anche se non ho la tessera (o banalmente l'ho lasciata a casa)…