Consiglio di Stato, Sez. VI, n. 4499 del 6 agosto 2012
Beni Ambientali. Legittimità annullamento del parere paesaggistico comunale senza motivazione.
E’ legittimo il provvedimento della Soprintendenza che annulla il parere paesaggistico favorevole rilasciato dal Comune ente subdelegato, perché non assolve il compito proprio di dare “da solo, piena contezza dell'ammissibilità dell'intervento con una congrua descrizione sia dell'ambiente nel quale l'opera deve inserirsi, che dell'opera medesima” (Cons. Stato, Sez. VI, 28 dicembre 2011, n. 6885). Infatti, nel provvedimento comunale annullato, non è stata data alcuna specifica motivazione della compatibilità dell'intervento autorizzato con la disciplina vincolistica della zona in cui ricade il manufatto, dichiarata di notevole interesse pubblico ai sensi della legge n. 1497 del 1939, poiché si afferma soltanto che le opere in progetto non contrastano con il contesto paesistico e panoramico vincolato. Inoltre, l’eventuale parziale degrado di un’area sottoposta a tutela, non giustificherebbe, in ogni caso, la tolleranza da parte dell’Amministrazione comunale di ulteriori abusi che comprometterebbero ancora di più le aree rimaste integre, dovendo essa anzi salvaguardare il residuo valore paesistico delle zone ancora non del tutto compromesse. (Segnalazione e massima a cura di F. Albanese)
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