Per il rilascio delle autorizzazioni per la vendita della stampa quotidiana e periodica, la normativa regionale Toscana (art. 28 L.R. 28/2005) parla ancora di programmazione previa concertazione con le organizzzioni/associazioni. Tale normativa sembra contrastare con la liberalizzazione già introdotta dal Decreto Bersani (D.L. 223/2006 art. 3) e, ancora di più, con l'art. 31 del c.d. Decreto Salva-Italia (D.L. 201/2011), oltre che con la Direttiva Bolkestein.
A quale normativa deve far riferimento il Comune di fronte a una richiesta di autorizzazione: normativa regionale o normativa nazionale? Nel dubbio, è opportuno attivare comunque una concertazione con le organizzazioni/associazioni di cui all'art. 28 della L.R. 28/2005 per cercare di condividere con le stesse un'impostazione di liberalizzazione? Ma, nel caso in cui, in sede di concertazione, queste continuino ad opporsi alla liberalizzazione, il Comune potrebbe comunque attuare una liberalizzazione, subordinando il rilascio delle autorizzazioni unicamente alla sussistenza dei requisiti di onorabilità del richidente e alla sussistenza dei requisiti di urbanistica commerciale?
Per il rilascio delle autorizzazioni per la vendita della stampa quotidiana e periodica, la normativa regionale Toscana (art. 28 L.R. 28/2005) parla ancora di programmazione previa concertazione con le organizzzioni/associazioni. Tale normativa sembra contrastare con la liberalizzazione già introdotta dal Decreto Bersani (D.L. 223/2006 art. 3) e, ancora di più, con l'art. 31 del c.d. Decreto Salva-Italia (D.L. 201/2011), oltre che con la Direttiva Bolkestein.
[color=red]CERTO, la programmazione è del tutto incompatibile e con essa la CONCERTAZIONE (che ne costituisce presupposto)[/color]
A quale normativa deve far riferimento il Comune di fronte a una richiesta di autorizzazione: normativa regionale o normativa nazionale?
[color=red]Solo a quella nazionale[/color]
Nel dubbio, è opportuno attivare comunque una concertazione con le organizzazioni/associazioni di cui all'art. 28 della L.R. 28/2005 per cercare di condividere con le stesse un'impostazione di liberalizzazione?
[color=red]NON la chiamerei concertazione. Niente vieta di discutere con le parti sociali degli effetti delle liberalizzazioni, MA NON per concordarne gli effetti stessi, bensì per trovare modi di divulgazione agli interessati, realizzare iniziative ecc..
Come tale NON è concertazione[/color]
Ma, nel caso in cui, in sede di concertazione, queste continuino ad opporsi alla liberalizzazione, il Comune potrebbe comunque attuare una liberalizzazione, subordinando il rilascio delle autorizzazioni unicamente alla sussistenza dei requisiti di onorabilità del richidente e alla sussistenza dei requisiti di urbanistica commerciale?
[color=red]Il Comune NON può ma DEVE.
La concertazione non è attivabile e non esiste possibilità di opposizione alle liberalizzazioni. I Comuni che lo hanno fatto hanno perso tutti i ricorsi (NON le associazioni, ma i Comuni!)[/color]