Prof. Chiarelli ho buttato gi? una risposta ad una possibile domanda sui doveri e diritti del dipendente pubblico. Andrebbe bene secondo lei?
I doveri dei dipendenti pubblici sono elencati nel codice di comportamenti dei dipendenti pubblici emanato con D.P.R. 62 del 2013 in osservanza dell?art.54 del D.lgs 165/2001, poi abrogato dalla legge anticorruzione, legge severino, Legge 190/2012.
Nel codice ci sono legge cogenti in violazioni delle quali si incorre in responsabilit? disciplinare, ma anche civile, amministrativa e contabile. Il codice si applica anche a consulenti e collaboratori delle pubbliche amministrazioni. Il codice intende assicurare la qualit? dei servizi pubblici e la prevenzione a fenomeni corruttivi inoltre il dipendente pubblico deve seguire i principi di diligenza, lealt?, imparzialit? e buona condotta. Non pu? accettare regali, anche di modico valore di 150 euro, in cambio delle sue prestazioni lavorative e per questo deve vigilare il capoufficio. Non deve utilizzare la sua posizione lavorativa al di fuori dell?ambito lavorativo. Non pu? riferire informazioni riservate a soggetti non interessati e non pu? ledere l?immagine dell?ente.
E? tenuto a dichiarare eventuali partecipazioni ad associazioni o organizzazioni i cui ambiti di interesse possano interferire con l?attivit? lavorativa. Non vale per l?adesione a sindacati o partiti politici.
E? tenuto a rispettare le disposizioni del piano anticorruzione, ed anche la trasparenza attraverso l?adempimento in tema di pubblicazione di dati nel sito istituti zonale.
Le sanzioni dovute a violazioni del codice di comportamento saranno di grado diverso in base all?entit? del danno e secondo le disposizioni di legge, dei regolamenti e dei ccnl. E? in casi gravi e reiterati previsto il licenziamento senza preavviso.
I diritti del dipendente pubblico sono molteplici tra cui il diritto patrimoniale allo stipendio, che prevede una parte fissa e secondo tabella, ovvero in relazione al livello ricoperto e una parte variabile detta accessoria, che prevede tra le altre voci le indennit?.
Il diritto all?ufficio, non patrimoniale, che si sintetizza nel non essere spostato se non per esigenze di servizio, il diritto allo svolgimento delle mansioni per il livello nel quale ? stato inquadrato nel contratto.
Grazie
Buongiorno,
io avrei strutturato la risposta seguendo la gerarchia delle fonti, partendo dalla costituzione, poi il codice civile e il Testo unico del Pubblico impiego e di seguito il Contratto collettivo nazionale ed il codice di comportamento nazionale e della singola amministrazione. Giustissima la specificazione di diritti patrimoniali e non patrimoniali, ma darei un ordine che segue la gerarchia delle fonti.
Bene Cerca però sempre di indicare anzitutto i principi costituzionali in particolar modo Quindi gli articoli 28,54, 97 e 98 Costituzione per poi ricollegarti a tutti quei principi enunciati al testo unico pubblico impiego e dalle altre normative Ivi comprese le responsabilità civilistiche (ricorda sempre che ormai il pubblico impiego essendo privatizzato si basa sulle norme del codice civile e questo anche per quanto riguarda i doveri dell'impiegato pubblico) esempio il 2104 cc sul dovere di diligenza e il 2105 sulla lealtà.
Questo perché se finisci per indicare soltanto i doveri o i diritti senza enunciare i principi costituzionali spesso non si dà l'idea di aver approfondito la materia partendo da quelli che sono i principi da cui poi si basano tutti quei diritti e doveri dell'impiegato pubblico
Grazie
riferimento id:58984l'ho riscritto:
DIRITTI E DOVERI DEL DIPENDENTE PUBBLICO
La gerarchia delle norme nel campo del pubblico impiego sono: per prima la Costituzione agli art.28, 54, 97 e 98 che detta i principi che stanno alla base dell?attivit? dell?impiegato pubblico e che sono diligenza, lealt?, imparzialit? e buon andamento. Principi ripresi dalle norme nazionali quali il T.U del pubblico impiego D.lgs 165/20001 e la legge severino che lo ha in parte abrogato, (anticorruzione Legge 190/2012). All?art.54 del D.lgs 165/2001, abrogato dalla legge severino, si era previsto l?emanazione di un codice di comportamento dei dipendenti pubblici, emanato con il D.P.R. 62/2013, per essere integrato con un codice di comportamento dei singoli enti pubblici. Ci sono poi disposizioni nei CCNL collettivi, non di natura normativa ma contrattuale, poi, sono regolati aspetti non riservati alla legge stessa quali le infrazioni e sanzioni, le procedure di conciliazione non obbligatoria e altri aspetti relativi al rapporto di lavoro inerenti alla materia e ricordiamoci che il rapporto di lavoro ? di tipo civilistico, privato (nel 1993) e quindi anche nel codice civile si parla di doveri dell?impiegato pubblico, agli art. 2104 e 2105.
Nel codice ci sono legge cogenti in violazioni delle quali si incorre in responsabilit? disciplinare, ma anche civile, amministrativa e contabile. Il codice si applica anche a consulenti e collaboratori delle pubbliche amministrazioni. Il codice intende assicurare la qualit? dei servizi pubblici e la prevenzione a fenomeni corruttivi inoltre il dipendente pubblico deve seguire i principi di diligenza, lealt?, imparzialit? e buona condotta. Non pu? accettare regali, anche di modico valore di 150 euro, in cambio delle sue prestazioni lavorative e per questo deve vigilare il capoufficio. Non deve utilizzare la sua posizione lavorativa al di fuori dell?ambito lavorativo. Non pu? riferire informazioni riservate a soggetti non interessati e non pu? ledere l?immagine dell?ente.
E? tenuto a dichiarare eventuali partecipazioni ad associazioni o organizzazioni i cui ambiti di interesse possano interferire con l?attivit? lavorativa. Non vale per l?adesione a sindacati o partiti politici.
E? tenuto a rispettare le disposizioni del piano anticorruzione, ed anche la trasparenza attraverso l?adempimento in tema di pubblicazione di dati nel sito istituti zonale.
Le sanzioni dovute a violazioni del codice di comportamento saranno di grado diverso in base all?entit? del danno e secondo le disposizioni di legge, dei regolamenti e dei ccnl. E? in casi gravi e reiterati previsto il licenziamento senza preavviso.
I diritti del dipendente pubblico sono molteplici tra cui il diritto patrimoniale allo stipendio, che prevede una parte fissa e secondo tabella, ovvero in relazione al livello ricoperto e una parte variabile detta accessoria, che prevede tra le altre voci le indennit?.
Il diritto all?ufficio, non patrimoniale, che si sintetizza nel non essere spostato se non per esigenze di servizio, il diritto allo svolgimento delle mansioni per il livello nel quale ? stato inquadrato nel contratto.