Salve a tutti,
Tendenzialmente, quando si parla in modo generico di pensione si fa riferimento alla cosiddetta pensione di vecchiaia, trattamento pensionistico che viene erogato al raggiungimento di un?et? anagrafica fissata per legge, le lavoratrici donne, con almeno 41 anni e 10 mesi di anzianit? contributiva, a prescindere dall?et? anagrafica devono obbligatoriamente essere collocate o possono continuare a lavorare?
Buonasera, tendenzialmente, quando si parla in modo generico di pensione si fa riferimento alla cosiddetta pensione di vecchiaia, trattamento pensionistico che viene erogato al raggiungimento di un?et? anagrafica fissata per legge, in presenza di una contribuzione normalmente non inferiore a 20 anni. Peculiarit? della pensione di vecchiaia ? quindi un requisito contributivo non eccessivamente severo ? 20 anni per l?appunto ? a fronte di un requisito anagrafico ben pi? stringente: la cosiddetta et? pensionabile per il 2021 ? fissata a 67 anni (stabile quindi rispetto a 2019 e 2020, +5 mesi rispetto al 2018) per tutte le categorie di lavoratori, vale a dire uomini e donne, dipendenti e autonomi.
La pensione di anzianit? cos? come intesa in passato (35 anni di contributi e requisito anagrafico in ultimo pari a 62 anni o 40 anni di contributi) non esiste pi?: pensata in origine per permettere al lavoratore che avesse raggiunto una determinata anzianit? contributiva di andare in pensione a prescindere dall?et?, ? stata infatti dapprima modificata nel 2004 mediante l?introduzione di requisiti aggiuntivi rispetto a quello contributivo e quindi del tutto ?pensionata? dalla riforma Monti-Fornero che l?ha nella pratica sostituita con la pensione anticipata, che consente comunque al lavoratore di andare in pensione prima della soglia anagrafica prevista dalla pensione di vecchiaia a fronte di un certo numero di contributi.
Introdotta dalla riforma Monti-Fornero, si pu? ? semplificando ? definire come quella prestazione previdenziale cui ? possibile accedere non raggiungendo una certa et?, bens? perfezionando un requisito di natura contributiva. Questo significa che diventa appunto possibile andare in pensione prima dei 67 anni richiesti dalla pensione di vecchiaia (da qui, il nome di ?anticipata?), a condizione di aver accumulato un certo numero di contributi.
In particolare, dall?1 gennaio 2019, e cos? anche per il 2021, spetta:
ai lavoratori uomini (dipendenti o autonomi) con almeno 42 anni e 10 mesi di anzianit? contributiva, a prescindere dall?et? anagrafica;
alle lavoratrici donne, con almeno 41 anni e 10 mesi di anzianit? contributiva, a prescindere dall?et? anagrafica.
In ogni caso, al raggiungimento dei requisiti, sia in un caso che nell'altro, non ? obbligatorio andare in pensione, tranne casi in cui sia il datore, pubblico o privato ad obbligare il lavoratore