Buonasera, chiedo aiuto in merito alla disciplina che regola il softair/giochi tattici. Questo perch? discutendo con colleghi mi ? stato asserito, da parte di alcuni, che necessita apposita autorizzazione e, da parte di altri, necessiterebbe di una SCIA, entrambi i provvedimenti di competenza SUAP. Personalmente ritengo che quanto riferitomi non sia vero e vi chiedo: "? giusto il mio pensiero"?
Inoltre, sono dell'idea che se l'attivit? viene svolta a livello imprenditoriale ? necessaria unicamente l'iscrizione al registro imprese mentre se viene svolta da un circolo privato a favore dei soli associati debba incombenza non sussiste.
Ritengo che l'attivit?, in base ad una Circolare del Ministero dell'Interno (che non riesco pi? a trovare), sia soggetta semplicemente a comunicazione alla Questura ai sensi dell'art. 18 del TULPS, a cui dovr? allegarsi unicamente il titolo di disponibilit? del luogo/locale, nessuna SCIA o Autorizzazione del SUAP. Il Comune, eventualmente, potrebbe entrare in gioco per la verifica della destinazione urbanistica del luogo e/o della destinazione d'uso del locale, ed in mancanza di conformit? impedirne l'effettuazione. Inoltre, questa attivit?, con riferimento alla partecipazione di spettatori e non solo dei praticanti, non verrebbe attratta nell'alveo degli spettacoli/trattenimenti pubblici per cui si applica artt. 68 e 80 TULPS?
Nella sostanza quali sono le norme che regolano l'attivit??
Mille grazie e buona erata
In sintesi estrema sintesi (accorerebbero ben altri approfondimenti), ci sono due aspetti da considerare. Il primo riguarda le armi che devo avere il tappo rosso ed essere equiparabili alle armi giocattolo. Il secondo aspetto riguarda l?esercizio dell?attivita? e qui si aprono una serie di possibilita?. Questa questione riguarda non solo il softair ma tutte le attivita? ludico-ricreative in generale.
Se siamo un gruppo di amici che si ritrova in modo hobbistico per giocare a fare i soldanti in guerra, allora non vedo problemi di sorta o la necessita? di andare a scomodale l?applicazione del TULPS.
Qualora la cosa divettasse piu? strutturata e assumesse dimensioni rilevanti con la convergenza di persone grazie ad uno strutturato sistema comunicativo, allora potrebbe starci l?applicazione dell?art. 18 TULPS che riguarda l?obbligo comunicativo per i promotori della riunione. Gia? ci sono dei ruoli: chi promuove e gestisce il sistema dei contatti e chi aderisce e converge.
Se pero? un soggetto imprenditoriale mette su un?attivita? di ?campo giochi? dove i clienti, pagando, entrano per giocare alla guerra, allora l? puo? nascere il presupposto per entrare nel campo applicativo della normativa TULSP, in riferimento agli articoli 68 e 80: parco divertimento (vedi i parchi avventura ecc.).
Data l?applicazione degli artt. 68 e 80 bisogna vedere come vengono declinati dal comune competente. I due articoli indicano la necessita? di un?autorizzazione amministrativa. Per alcuni comuni, per impianti sotto alle 200 persone, l?obbligo autorizzativo ? declinato nella forma della SCIA, per altri resta nella forma dell?autorizzazione espressa.
I circoli e le associazioni possono sfuggire alla normativa TULPS ma siamo sul filo del rasoio. La giurisprudenza afferma che quando la tessera e?, nei fatti, qualcosa che assomiglia ad un biglietto di ingresso, allora creare il circolo e? solo un escamotage che serve a poco (sia dal punto di vista TULPS che fiscale). Qua e? da vedere caso per caso.
Per le circolari vedi qua (quella del 96 che rimanda a quella del 95)
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/vediMenuHTML?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1996-11-11&atto.codiceRedazionale=096A7374&tipoSerie=serie_generale&tipoVigenza=originario
https://www.moltocomuni.it/wp-content/uploads/Circolare-Min.-Int.-Dipart.-PS-28-novembre-1995.pdf