Data: 2021-03-01 09:52:53

Circolo provato in struttura alberghiera

Buongiorno,
presso una struttura alberghiera vi sono due campi da tennis, la proprietà dell'albergo, vorrebbe dare in gestione questi campi ad una ASD la quale ha intenzione di modificare i campi da tennis in campi da Padel e aprire un circolo privato utilizzando anche alcuni locali interni alla struttura ricettiva (spogliatoi, uffcicio etc), ed eventualmente aprire anche una attività di somministrazione e/o vendita generi alimentari e non alimentari  ai soli soci del circolo.
Tutto ciò è realizzabile?
Grazie


Ufficio Suap - Comune  Forte dei Marmi

riferimento id:58180

Data: 2021-03-01 11:20:03

Re:Circolo provato in struttura alberghiera

Buongiorno,
la gestione dei campi da parte della ASD è possibile ed anche la creazione del circolo.
Ovviamente la ASD dovrà presentare la SCIA.
Per quanto riguarda la [b]gestione dei campi[/b], preciso inoltre che:
l’associazione sportiva dilettantistica è un’organizzazione senza scopo di lucro che ha il fine di promuovere l’attività sportiva e i suoi valori e non il fitness del singolo individuo. In ragione di queste caratteristiche, l’Asd gode di agevolazioni fiscali che invece non spettano alle palestre e ai centri sportivi gestiti da privati.

Le associazioni sportive non profit applicano un regime fiscale forfettario purché siano non profit e non riconosciute come enti del terzo settore; i benefici fiscali scattano in presenza dei requisiti seguenti :

divieto di distribuire gli utili;
obbligo di tesseramento dei soci e divieto di avere soci temporali;
obbligo di redazione e approvazione del rendiconto economico e finanziario
iscrizione dell’attività al registro del Coni;
cessione dei beni/prestazioni sportive sono nei confronti degli associati;
indicare nella denominazione sociale la definizione “associazione sportiva dilettantistica”.

Per quanto riguarda la [b]somministrazione /vendita di alimentari[/b]:
Sono 3 i principali aspetti da considerare: molto diversi tra loro.
• E’ previsto o meno un corrispettivo per la somministrazione?
• E’ necessaria la “licenza”?
• E’ necessario il rispetto delle norme igienico sanitarie?

1. OFFRIRE o VENDERE?
Si tratta di due possibilità diverse che portano a ragionamenti diversi.
Se voglio OFFRIRE alimenti e bevande da somministrare (senza cioè chiedere un corrispettivo economico in cambio) NON SERVE un titolo autorizzativo: gli unici obblighi sono quelli di carattere igienico-sanitario.
Se voglio VENDERE alimenti e bevande da somministrare (chiedendo cioè un corrispettivo economico in cambio) SERVE un titolo autorizzativo, oltre agli obblighi di carattere igienico-sanitario.

2. LICENZA: IL TITOLO AUTORIZZATIVO
La prima distinzione importante è considerare se la somministrazione di alimenti e bevande è fatta nei confronti di soci dell’associazione e tesserati all’ente cui l’associazione è affiliata oppure se è fatta verso qualsiasi persona.
> Per somministrare alimenti e bevande ai soli soci o tesserati di associazioni affiliate: è concesso solo se l'Associazione è affiliata ad un’APS (associazione di promozione sociale) nazionale riconosciuta dal Ministero degli Interni, attraverso la quale si presenterà, al Comune dove è ubicata la sede in cui si intende fare la somministrazione, la Segnalazione Certificata di inizio attività (S.C.I.A.). Si tratterà in questo caso di attività decommercializzata, esentasse.

3. IL RISPETTO DELLE NORME IGIENICO SANITARIE
Anche in questo caso è necessario dividere gli obblighi a seconda di due diversi tipi di attività:
• Preparare Alimenti e Bevande
• Somministrare Alimenti e Bevande

> PREPARARE ALIMENTI E BEVANDE
Per questo tipo di attività è possibile per l’associazione:
1. Usare un catering esterno;
2. Usare solo prodotti confezionati e sigillati;
3. Usare prodotti cucinati in loco dall’associazione;


Vediamo nel dettaglio:
1. Usare un catering esterno
Tutti gli obblighi di carattere igienico sanitario sono a carico dell’Azienda esterna. Il Presidente dell’associazione in questo caso non ha alcun obbligo.

2. Usare solo prodotti confezionati e sigillati
E’ indispensabile conservare tutte le fatture di acquisto ed anche le confezioni vuote (per qualche giorno, non per gli anni a venire). Nel caso dovesse andare qualcosa storto, la fattura pagata e la confezione vuota (con riportata la data di scadenza e tutte le altre informazioni necessarie) scaricherà le responsabilità dal Presidente dell’Associazione al responsabile legale dell’azienda fornitrice.

3. Usare prodotti cucinati in loco dall’associazione
Anche in questo caso sarà indispensabile conservare tutte le fatture di acquisto ed anche le confezioni vuote delle materie prime che si utilizzano, inoltre è necessario essere certi che tutta l’attrezzatura che viene utilizzata e il personale addetto alla preparazione, rispettino le norme igienico sanitarie locali.
• I locali di preparazione: devono essere a norma igienico sanitaria. Quindi, ad esempio, devono avere un bagno ed un locale spogliatoio esclusivo per il personale, oltre ad una serie di altri dettagli indispensabili.
• Le attrezzature: frigo con termometri per il controllo e la registrazione periodica delle temperature, banconi in acciaio inox con bordi saldati e non accostati, piastrellature, cappe aspiranti, ripiani a più di 50cm di altezza dal pavimento, ecc.
• Il personale: a seconda delle lavorazioni possono servire buste per i capelli, soprascarpe, mascherine… o solo le mani e le unghie pulite. E’ necessario che il personale frequenti un corso apposito (di durata di 3 ore).
I prodotti alimentari posti in vendita o somministrati dovranno poi essere muniti di apposito cartellino degli ingredienti con evidenziati gli eventuali allergeni utilizzati, dovranno essere tenuti a non meno di 50cm da terra, conservati al pulito e nel rispetto del ciclo del freddo se richiesto, ecc.

> SOMMINISTRARE ALIMENTI E BEVANDE
Identicamente a quanto specificato sopra per il personale addetto alla preparazione, anche gli addetti alla somministrazione sono soggetti alle medesime prescrizioni (frequenza corso e accorgimenti di protezione/pulizia).

Per ulteriori approfondimenti consiglio:https://www.csvnet.it/component/content/article/144-notizie/3483-somministrazione-di-bevande-cosa-cambia-con-la-riforma-del-terzo-settore?Itemid=893

Buongiorno,
presso una struttura alberghiera vi sono due campi da tennis, la proprietà dell'albergo, vorrebbe dare in gestione questi campi ad una ASD la quale ha intenzione di modificare i campi da tennis in campi da Padel e aprire un circolo privato utilizzando anche alcuni locali interni alla struttura ricettiva (spogliatoi, uffcicio etc), ed eventualmente aprire anche una attività di somministrazione e/o vendita generi alimentari e non alimentari  ai soli soci del circolo.
Tutto ciò è realizzabile?
Grazie


Ufficio Suap - Comune  Forte dei Marmi
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