Nel 2012 la società X presentò SCIA di apertura per subingresso a Y in esercizio di vicinato. Il subentro era avvenuto per affitto d'azienda.
Il contratto prevedeva termine dell'affitto d'azienda ad aprile 2020 e la possibilità di acquisto dell'azienda al termine della locazione con pagamento di un ulteriore corrispettivo.
Nel mese di gennaio 2021 X ha acquistato con atto notarile l'azienda ed il notaio ha presentato al Registro Imprese l'atto di trasferimento d'azienda, invitando l'acquirente a contattare il Comune per gli eventuali adempimenti.
Con riferimento al periodo intercorso tra la fine dell'affitto d'azienda (aprile 2020) ed il contratto di compravendita (gennaio 2021) a seguito della lettura di una Vs. precedente risposta a quesito “la titolarità dell'attività non decade "naturalmente" alla scadenza del contratto di affitto di ramo d'azienda perchè il contratto di affitto di azienda è un rapporto fra le parti che una volta instaurato NON ha rilevanza amministrativa - in pratica il contratto occorre per subentrare, ma poi le sue vicende non interessano la procedura amministrativa” non mi pongo problemi.
Ho però una domanda:
Trattandosi di variazione della motivazione del subingresso (da affitto d'azienda a compravendita) deve essere presentata al SUAP una nuova comunicazione di subingresso utilizzando la modulistica approvata dalla Conferenza Unificata e successivamente adottata dalla Regione?
Può essere sufficiente una comunicazione del cambio di motivazione del subingresso all'ufficio commercio? O nulla è dovuto?
Grazie per l'attenzione
Da un punto di vista amministrativo, nell?abito dell?esercizio di vicinato, resta intatto il titolo abilitativo gi? vantato dal privato e con il quale sta gi? esercitando. Cambia solo il presupposto privatistico sul possesso della stessa azienda: il soggetto X da conduttore ? diventato proprietario. La legge, per questa fattispecie non prevede nessun tipo di procedura. Nella prassi accade con una certa frequenza e, in genere, il SUAP nemmeno ? informato.
Se vuoi puoi consigliare di fare una comunicazione ma sappi che non ? obbligatoria (manca il presupposto di legge) e quindi la sua mancanza non ? sanzionabile.
Sarebbe opportuno che la legge prevedesse tale ?onere? comunicativo. Meno male che almeno viene informato il Registro Imprese
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