Indicare sempre nei documenti di gara come si è arrivati a calcolare il valore degli onorari posti a base delle gare di progettazione. È il richiamo che l'Autorità anticorruzione rivolge alle stazioni appaltanti con riferimento alle gare di progettazione.
L'indicazione è contenuta in un comunicato firmato dal presidente Giuseppe Busia e nasce dalla constatazione di comportamenti disomogenei sul punto da parte delle stazioni appaltanti e soprattutto non allineati a quanto prescrivono le norme di riferimento.
[color=red][b]L'Anac, si spiega nel comunicato, ha rilevato in particolare che gli enti spesso non inseriscono nei documenti di gara il metodo utilizzato per stabilire il corrispettivo dovuto ai progettisti a partire dalle tabelle previste nella riedizione del decreto Parametri successiva all'approvazione del codice del 2016 (il decreto del ministero della Giustizia del 17 giugno 2016) .[/b][/color]
[b]Sul punto l'Anac ricorda che non è obbligatorio attenersi pedissequamente agli onorati previsti dalle tabelle del decreto, altrimenti si avrebbe una riedizione dei minimi inderogabili aboliti nel 2012. Anzi, le stazioni appaltanti sono «libere di stabilire il corrispettivo a base di gara». Ma quelle tabelle devono rimanere il punto di partenza per stabilire i corrispettivi da mettere a gara. Inoltre, la deroga rispetto ai corrispettivi indicati nel decreto, per l'Anac, può avvenire «solo in presenza di una motivazione adeguata e correlata ai fatti». Le tabelle del decreto, rappresentano infatti « in ogni caso il parametro di riferimento per la stazione appaltante».[/b]
Infine, è l'ultima precisazione, «il procedimento adottato per il calcolo dell'importo posto a base di gara, inteso come elenco dettagliato delle prestazioni e dei relativi corrispettivi, deve essere sempre riportato nella documentazione di gara, indipendentemente dall'applicazione della deroga».