La Corte di Cassazione, Sez. V penale, con la s[b]entenza n. 318 del 7 gennaio 2021,[/b] si è occupata del [b]reato di di rivelazione di segreto professionale[/b] di cui all’art. 622 cod. pen. il quale postula, tra l’altro, la sussistenza di una [b]“rivelazione” del segreto e l’assenza di giusta causa.[/b]
La Suprema Corte afferma che "[i]la nozione di “giusta causa” deve essere affidata al [b]concetto generico di giustizia,[/b] che la locuzione stessa presuppone, e la sua ricorrenza, ove ricorrano gli altri elementi costitutivi, deve essere [b]verificata di volta in volta dal giudice con riguardo alla liceità - sotto il profilo etico e sociale – dei motivi che determinano il soggetto ad un certo atto o comportamento.[/i][/b]"