Data: 2021-01-30 09:28:00

ANAC

Buongiorno dott. Chiarelli, potrebbe chiarirmi la differenza tra funzione di vigilanze e controllo? Perch? spesso (non solo con riferimento all'Anac) vengono distinte? Non riesco a cogliere la differenza, mi sembra siano la stessa cosa. Grazie mille

riferimento id:57539

Data: 2021-02-01 05:15:16

Re:ANAC


Buongiorno dott. Chiarelli, potrebbe chiarirmi la differenza tra funzione di vigilanze e controllo? Perch? spesso (non solo con riferimento all'Anac) vengono distinte? Non riesco a cogliere la differenza, mi sembra siano la stessa cosa. Grazie mille
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SONO SINONIMI in quasi tutti gli ambiti

Nel diritto il [color=red][b]controllo [/b][/color]è l'attività volta ad assicurare la conformità alle norme giuridiche o all'interesse pubblico di altra attività, mediante l'esercizio dei corrispondenti poteri da parte di un soggetto (il controllante) diverso da quello che svolge l'attività controllata (il controllato).
Nel controllo sono sempre presenti tre momenti: una verificazione, un giudizio e una misura. La verificazione è volta ad accertare se l'attività sottoposta a controllo è conforme alle norme giuridiche o alle regole d'altro genere (ad esempio, tecniche) che devono essere osservate. Alla verificazione segue una valutazione che si esprime in un giudizio in ordine a tale conformità, interamente o parzialmente positivo o negativo. Al giudizio consegue l'adozione di una misura, positiva o negativa, che può assumere varie configurazioni (annullamento, approvazione, visto, autorizzazione, richiesta di riesame ecc.); la misura può avere natura di provvedimento o di atto endoprocedimentale (nel caso del controllo preventivo esercitato nell'ambito nel procedimento per l'adozione dell'atto controllato) o limitarsi alla comunicazione del giudizio al controllato, affinché possa autocorreggersi (è ciò che avviene nel cosiddetto controllo collaborativo). In certi casi, il soggetto che effettua la verificazione ed esprime il giudizio è diverso da quello competente ad adottare la misura, sicché il primo comunica il suo giudizio al secondo che decide di conseguenza.
Controllante e controllato possono essere due organi dello stesso ente (controllo interorganico) oppure due diversi soggetti giuridici (controllo intersoggettivo).[1] Il controllo può essere rivolto agli atti, agli organi o alla gestione. Può essere previsto come necessario e da effettuarsi con una certa regolarità (controllo ordinario) o eventuale e da effettuarsi discrezionalmente quando se ne ravvisi l'opportunità (controllo straordinario).

Quando si parla di vigilanza si allude spesso ad una forma di CONTROLLO ESTERNO sull'attività e non su singoli atti.

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