Una media struttura di vendita realizzata dalla "ditta A" in forza di permesso di costruire e contestuale autorizzazione commerciale per il settore alimentere viene ora locata alla ditta B, che ci avvia - per la prima volta - l'attivita.
La ditta B presenta quindi domanda di autorizzazione per media struttura, indicando la stessa superficie di vendita complessiva ma inserendo anche il settore merceologico non alimentare (e riducendo in misura corrispendente quello alimentare). E' sufficiente indicare la nuova ripartizione nella nuova autorizzazione?
Inoltre: ? necessario pronunciare una qualche decadenza dell'autorizzazione originaria? Dalla documentazione presentata risulta gi? chiara la "rinuncia" di A all'esercizio di qualsivoglia attivit? commerciale, essendo tutta l'operazione finalizzata alla realizzazione di un immobile da dare in locazione.
Grazie
Lorenzo
S?, non vedo problemi. La modifica, quantitativa o qualitativa, di settore merceologico di una media struttura di vendita ? soggetta a SCIA ma partendo da capo non vedo perch? non inserire la nuova ripartizione in autorizzazione. Avrebbero potuto effettuare un subingresso risparmiandosi tutto il procedimento ex novo. Pi? che la decadenza suggerirei di effettuare comunicazione di cessazione da parte di A.
Inoltre, la ditta A poteva non richiedere l'autorizzazione ma solo il permesso di costruire. Contestualit? formale non significa che il permesso di costruire sarebbe illegittimo senza la contestuale autorizzaizone annonaria. Semmai il contrario. Vedi qua:
https://lexambiente.it/materie/urbanistica/88-giurisprudenza-amministrativa-tar88/9160-urbanisticacorrelazione-procedimenti-per-concessione-edilizia-e-autorizzazione-apertura-struttura-di-vendita.html
[i]... In particolare, la verifica di conformit? ai vigenti parametri urbanistici, volta ad assentire l?edificazione di una media struttura di vendita, non pu? non rivestire valenza presupposta rispetto alla (consequenziale) verifica dei requisiti idoneativi all?esercizio dell?attivit? commerciale entro l?insediamento progettato.
La ratio della regola di contestualit? risiede, infatti, precipuamente nell?esigenza di scongiurare il rilascio di autorizzazioni commerciali in assenza del propedeutico raccordo urbanistico. Ma ci? non significa che detta regola operi in senso inverso, rendendo illegittimo un titolo abilitativo alla costruzione di uno stabilimento commerciale rilasciato prima che siano stati emessi i relativi titoli annonari (cfr. TAR Lombardia, Milano, sez. II, 5 giugno 2007, n. 4751).
In altri termini, se ? vero che, ai fini dell?autorizzazione all?apertura di centro commerciale, il relativo insediamento edilizio deve essere indefettibilmente e preliminarmente conforme alla disciplina urbanistica applicabile, pena, altrimenti, l?irrimediabile lesione degli interessi di salvaguardia del territorio sottesi a quest?ultima, non ? vero anche il contrario ? a dispetto degli assunti di parte ricorrente ?, e cio? che l?assentibilit? dei manufatti adibiti ad uso commerciale sia inscindibilmente ancorata all?abilitazione annonaria (cfr. TAR Lombardia, Milano, sez. II, 5 giugno 2007, n. 4751) ...[/i]