Buongiorno, nel mio Ente (siamo in Emilia Romagna) nell'anno 2017 sono state rilasciate le concessioni per alcuni posteggi aree mercatali in scadenza in base alla direttiva Bolkestein. Sono state rilasciate a mano (no firma digitale) e sono stati invitati i concessionari al ritiro previa presentazione di marca da bollo. Una di queste concessioni non è mai stata ritirata dal relativo concessionario malgrado vari solleciti. A questo punto come dobbiamo considerare questo atto? Ancora valido? O se non valido, devo tenere conto delle nuove linee guida e provvedere al rinnovo automatico dell'autorizzazione precedente, che per effetto delle varie normative che si sono susseguite risulta valida fino al 31/12/2020? (nel nostro Regolamento non ho trovato nulla in merito alle modalità di rilascio/ritiro).
Grazie dell'attenzione, buona giornata.
La situazione è complicata. Hai usato una modalità di rilascio non consentita perché doveva essere effettuata telematicamente. Oltre al vizio di forma, dovevi rilasciare il provvedimento senza bollo notificando all’Ag. delle Entrate l’omissione. L'imposta di bollo non può costituire condizione di procedibilità e la regolarizzazione segue le regole "extra-procedimentali” cioè si procede nell'istruttoria ed entro 30 gg si manda PEC con avviso all'Agenzia delle Entrate (per evitare la solidarietà nel tributo o la possibile sanzione anche all’Ente).
Pur nel vizio di forma, è vero che il provvedimento non è mai stato notificato quindi il privato non è “abilitato”. Io agirei in via postuma, come fosse un’autotutela e rilascerei la concessione alla PEC del soggetto, che è valida, ma manca della fase integrativa di efficacia. Poi la PM farà le verifiche del caso per vedere se Tizio monta oppure no al fine di una eventuale decadenza per non utilizzo.
grazie,purtroppo la situazione l'ho trovata già così successivamente alla mobilità presso un altro Ente della dipendente che ha gestito le pratiche... :-\
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