Buongiorno
Ho un caso di una Snc che aggiunge l'attività secondaria di Commercio non alimentare di mobili.
Diciamo sia ingrosso che dettaglio.
Il portale su cui si appoggia il Comune di riferimento prevede la scia/comunicazione con definizione delle superfici di vendita separate per tipologia. Nel caso, tenendo conto che la ditta non ha una vera esposizione, ma vende su catalogo/con campioni, sarebbe corretto poter considerare superficie di vendita la parte degli uffici dove si svolgono le trattative?
Magari considerando un po' arbitrariamente la suddivisione ingrosso/dettaglio….che poi è puramente formale (o dovrei considerare il deposito staccato nella U.L. come superficie di vendita del commercio all'ingrosso)?
Grazie mille per la collaborazione.
DAVIDE F.
Non comprendo perché la superficie di vendita dovrebbe essere separata fra commercio al dettaglio e all’ingrosso.
L’esercizio congiunto del dettaglio e dell’ingrosso è una fattispecie ricorrente, anzi direi che quasi tutti gli esercizi commerciali vendono anche all’ingrosso quando se ne presenta l’opportunità (fornitura di con fattura ad altro utilizzatore professionale).
Dal 2010, con il d.lgs. n. 59/2010 sono stati tolti tutti i dubbi sulla legittimità dell’esercizio congiunto in senso lato.
Al netto di particolari disposizioni regionali (vendita merci ingombranti con sconti sul calcolo della sup. di vendita), l'intrea superficie promiscua è considerata al dettaglio per non eludere le procure amministrative.
Detto questo, se il soggetto vede al dettaglio esclusivamente su catalogo, senza avere NESSUNA merce esposta, allora si potrebbe ipotizzare una forma speciale per il commercio al dettaglio tramite sistemi di comunicazione con la relativa SCIA (manca la superficie di vendita vera e propria). Per la vendita all’ingrosso su catalogo non c’è differenza, le suddivisioni fra le varie forme sono solo per il dettaglio.
Non comprendo perché la superficie di vendita dovrebbe essere separata fra commercio al dettaglio e all’ingrosso.
L’esercizio congiunto del dettaglio e dell’ingrosso è una fattispecie ricorrente, anzi direi che quasi tutti gli esercizi commerciali vendono anche all’ingrosso quando se ne presenta l’opportunità (fornitura di con fattura ad altro utilizzatore professionale).
Dal 2010, con il d.lgs. n. 59/2010 sono stati tolti tutti i dubbi sulla legittimità dell’esercizio congiunto in senso lato.
Al netto di particolari disposizioni regionali (vendita merci ingombranti con sconti sul calcolo della sup. di vendita), l'intrea superficie promiscua è considerata al dettaglio per non eludere le procure amministrative.
Detto questo, se il soggetto vede al dettaglio esclusivamente su catalogo, senza avere NESSUNA merce esposta, allora si potrebbe ipotizzare una forma speciale per il commercio al dettaglio tramite sistemi di comunicazione con la relativa SCIA (manca la superficie di vendita vera e propria). Per la vendita all’ingrosso su catalogo non c’è differenza, le suddivisioni fra le varie forme sono solo per il dettaglio.
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Ok
Grazie mille per la partecipazione al topic Mario
Buona giornata.