Data: 2020-11-18 14:57:29

Registrazione dell'attività di allevamento per autoconsumo

E’ pervenuta a questo Suape, per la seconda volta,  una pratica  avente come oggetto “Richiesta codice aziendale e avvio allevamento suini per autoconsumo”. Il numero di capi oggetto della Dua è pari a 4.
Il richiedente non riveste la qualifica di imprenditore ma trattasi di un privato cittadino  che non esercita quindi alcuna attività economica e produttiva di beni e servizi come richiesto per la presentazione delle pratiche tramite il Suape.
Questo Ufficio  ha ragione di ritenere che detta pratica non possa essere trasmessa al Suape in quanto,  come previsto all’articolo 3.1 delle direttive approvate con deliberazione della G.R. n. 49/19 del 05.12.2019, il Suape ha competenza  per i “procedimenti amministrativi inerenti alle attività economiche e produttive  di beni e servizi ed ai procedimenti amministrativi concernenti la realizzazione, l’ampliamento, la cessazione, la riattivazione, la localizzazione e la rilocalizzazione di impianti produttivi ……..”.
In occasione della presentazione della prima pratica questo Ufficio ha contattato telefonicamente il procuratore incaricato della presentazione della stessa il quale ha specificato che detto adempimento veniva richiesto direttamente dal Servizio veterinario dell’ATS Sardegna. Ad ogni buon conto avendo condiviso il parere  dell’Ufficio aveva provveduto all’annullamento della pratica.
Proprio oggi, detta pratica è stata ancora presentata al Suape.
A parere di chi scrive l’adempimento di cui all’articolo 14  del D. Lgs. 158/2006  “registrazione dell’attività di allevamento “ potrà essere eseguito dal soggetto in questione attraverso la presentazione all’ATS – Servizio di sanità Veterinaria di una notifica dell’avvio dell’attività di allevamento per autoconsumo  al di fuori del Suape.
L’Ufficio si sta quindi apprestando a dichiarare la irricevibilità della pratica.
Il Suape sta operando correttamente?

riferimento id:56622

Data: 2020-11-20 11:38:22

Re:Registrazione dell'attività di allevamento per autoconsumo

Purtroppo, si sta verificando una prassi portata avanti dalle ASL (non solo in Sardegna), per la quale gli animali di grossa taglia, essendo denominati nel gergo ASL “da reddito”, sono associati alla presunzione dell’esercizio produttivo. Quanto detto, spesso è vero ma non sempre. Vedi il caso di acquista un cavallo da compagnia o il caso che hai relazionato.

I vari apparati dirigenziali ASL, non avendo cultura amministrativa (diciamo così...) spesso rilasciano circolari interne ai vari servizi dando le indicazioni che ho descritto. L’operatore locale ASL si vede costretto ad adempiere e, da qui, la reiterazione della pratica dopo che il cittadino si è recato nuovamente alla ASL.

Pur ribadendo che hai ragione pienamente, una soluzione salomonica, per non far entrare il cittadino in un loop infinito, potrebbe essere quella di scrivere alla ASL una cosa del genere trasmettendo comunque la pratica (oltre che ha dichiarare l’irricevibilità verso il privato):
[i]Ai sensi dell'art. 38 del DL n. 112/2008 e del relativo DPR n. 160/2010, questo servizio, rilevato come la pratica non ricada nella propria competenza, la inoltra all'autorità competente.
Facciamo presente al dichiarante, che legge per conoscenza, quanto indicato dal comma 2 dell'art. 18-bis della legge n. 241/90:
Nel caso di istanza, segnalazione o comunicazione presentate ad un ufficio diverso da quello competente, i termini di cui agli articoli 19, comma 3, e 20, comma 1, decorrono dal ricevimento dell'istanza, segnalazione o della comunicazione da parte dell'ufficio competente.
[/i]

riferimento id:56622
vuoi interagire con la community? vai al NUOVO FORUM - community.omniavis.it