Data: 2020-11-08 10:14:25

attività all'interno dei centri commerciali

Salve a tutti, premesso che sono nella zona rossa, il problema è l'interpretazione dell'art. 1, lettera ff, del DPCM; secondo voi la frase "nelle giornate prefestive e festive sono chiusi gli esercizi commerciali presenti all'interno dei centri commerciali e dei mercati, a eccezione di farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole è un elenco tassativo?. Nel mio caso ho accertato l'apertura all'interno del centro commerciale attività come lavanderia, ciabattino, parrucchiere, bar e gelateria (che fanno solo asporto) mi sono sentito con il direttore del centro commerciale e lui dà un'interpretazione estensiva della norma sostenendo che le attività diciamo così artigianali non sono esercizi commerciali ed inoltre rientrano nei servizi alle persone e pertanto possono stare aperti anche se interni al centro commerciale, la gelateria solo per l'asporto così come il bar. Io sono dubbioso su un'interpretazione così estensiva anche perché la norma penso voglia evitare assembramenti di persone all'interno dei centri commerciali sempre più possibile con più attività aperte. Cosa ne pensate? sapete darmi un'interpretazione in merito?. Grazie a tutti e buon lavoro.

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Data: 2020-11-10 14:05:52

Re:attività all'interno dei centri commerciali

Hai toccato un punto dolente. La norma, per come è scritta, lascia spazio a più di una interpretazione. In sintesi, la domanda è: nell’usare il termine “esercizi commerciali” il DPCM lo fa in modo tecnico-amministrativo? Se le termine fosse usato in modo  tecnico allora, va da sé che tutto ciò che non è un esercizio di commercio/somministrazione non entrerebbe nel campo applicativo della restrizione.
Vedendo il modo in cui sono scritte queste norme (fin dalle prime della fase 1), il linguaggio usato non è poi così tecnico. A parere mio, se Conte avesse voluto riferirsi ai soli esercizi di commercio avrebbe usato altre espressioni come: esercizi di vicinato, medie e grandi ed esercizi della somministrazione (vedi art. 3, comma 4, lett. b, lì lo ha fatto) . Per concludere, io opterei per considerare l’eccezione come tassativa: all’interno dei cc tutti gli esercizi aperti al pubblico (di qualunque specie) restano chiusi eccetto…

L’interpretazione estensiva cozzerebbe troppo con la finalità della norma e vanificherebbe il sacrificio. Sul punto vedi anche la circolare del Min.Int. del 07/11/2020, anche in questo caso si parla di “tassatività”.

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