Buonasera,
ho ricevuto un accertamento Imu per un mancato pagamento di 80 giorni. Ho acquistato la mia prima casa (usufruendo delle agevolazioni per l'acquisto della prima casa) in data 6 giugno 2017 e vi ho preso la residenza il 24 agosto 2017, perchè ho fatto dei piccoli lavori di ristrutturazione (con Cila regolarmente registrata). In quel periodo non ero proprietaria di alcun immobile, ma avevo la residenza nella casa dei miei genitori. Non ho avuto nemmeno il minimo dubbio sul dover pagare l'Imu o meno, perchè credevo che ci fosse un periodo di comporto, come quello che c'è per le agevolazioni per l'acquisto della prima casa (obbligo di trasferirvi la residenza entro un anno, mi sembra). La situazione mi sembra piuttosto assurda, ma mi sembra di capire che così è e che la legge non ammette ignoranza, però ho un dubbio: è regolare che il Comune non mandi mai un avviso di pagamento (come fa invece per la Tari, ad esempio) e mandi direttamente un accertamento dopo tre anni? Se avessi saputo di dover pagare ovviamente lo avrei fatto nei termini prestabiliti, senza ritrovarmi a dover pagare oltre l'Imu non versato anche € 113 in più per interessi, sanzioni e spese di notifica.
Grazie mille per il vostro aiuto.
Cordiali saluti,
Federica
L'imu è una imposta in autoliquidazione pertanto il comune non deve mandare alcun avviso di pagamento. E' giusto che ti sia arrivato al terzo anno l'avviso di accertamento. Purtroppo come hai detto la legge non ammette ignoranza e ritengo che debba pagare per i giorni dovuti fintanto che non hai richiesto la residenza nell'abitazione.
riferimento id:56457Ok, grazie mille della delucidazione
riferimento id:56457solo una curiosità: dov'è che si stabilisce che l'Imu è un'imposta in autoliquidazione?
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