Buonasera,
da poco tempo lavoro presso un’azienda privata che opera nel settore della distribuzione dei carburanti. Sono tuttavia abbastanza digiuna relativamente a tutto ciò che riguarda gli aspetti autorizzativi.
Scrivo, dunque, per avere qualche suggerimento/informazione in merito alle normative da approfondire e alle quali fare riferimento.
In particolare su:
- concessione petrolifera/collaudo/iscrizione anagrafe impianti
- autorizzazioni ambientali e autorizzazione allo scarico delle acque di piazzale
- autorizzazione pubblicitaria all’esposizione dei marchi
- autorizzazione passo carrabile e occupazione del suolo pubblico
Ringrazio in anticipo.
PS gli impianti sono siti nel comune di Roma
vedi qua:
http://www.omniavis.it/web/forum/index.php?topic=49071.0
http://www.omniavis.it/web/forum/index.php?topic=54487.0
http://www.omniavis.it/web/forum/index.php?topic=56257.0
Il discorso è complesso. Il procedimento è da gestire in conferenza di servizi.
l distributore è un esercizio commerciale a tutti gli effetti per la vendita al dettaglio e all’ingrosso di carburanti e, come le medie/grandi strutture, volendo fare un parallelo, necessita di autorizzazione al funzionamento. Come nelle medie/grandi strutture, gli impianti ex novo partono con la presentazione contestuale del permesso di costruire e dell’autorizzazione commerciale: autorizzazione alla costruzione ai sensi della normativa edilizia (DPR 380/01 e legge regionale) + autorizzazione al funzionamento ai sensi della LR che rimanda all’art. 1 del d.lgs. n. 32/98.
Unitamente a questi due adempimenti fondamentali ci sono altri sub-procedimenti da gestire più o meno contestualmente, uno è sicuramente la prevenzione incendi ex DPR 151/2011, molto spesso, dipende dalla conformazione dell’attività, c’è di mezzo anche l’AUA ex DPR 59/2013 per la gestione delle acque meteoriche di dilavamento. Inoltre, ma questa è una cosa a parte che non passa dal SUAP anche se dovrebbe, occorre la licenza fiscale della Ag. delle Dogane. Ci sono anche altri aspetti marginali come le verifiche/procedure per i passi carrabili di accesso verso la rete stradale pubblica.
Alla fine dei procedimenti principali occorre il collaudo ai fini dell’avvio effettivo dell’attività (previsto esplicitamente dalla legge di settore). Il collaudo è un auto-collaudo ai sensi dell’art. 10 del DPR 160/2010 (l’autocollaudo SUAP)
In genere, il gestore dell’impianto inizia a vedere benzina quando:
- ha in mano l’autorizzazione unica SUAP comprendente costruzione + funzionamento + autorizzazioni ambientali;
- c’è la fine lavori edilizia;
- c’è l’avvenuto autocollaudo (asseverazione di un tecnico abilitato);
- ha presentato la SCIA di prevenzione incedi come atto conclusivo della procedura iniziata con l’approvazione preventiva del progetto;
- ha in mano la licenza fiscale dell’Ag, delle dogane.
Come gestire le procedure? Qua si apre un mondo. Spesso è la parte privata che sceglie la contestualità o meno delle varie procedure. Molti volte, a torto o a ragione, i SUAP gestiscono le procedure una alla volta senza andare in CdS anche perché la CdS dà rigidità al procedimento e diventa un problema (ma questo accade quando c'è un certo accordo con la parte privata).
UAS il forum per domande più specifiche, così occorre fare dei trattati :)