Buongiorno,
ho avuto due casi di accesso agli atti nell'amministrazione in cui lavoro (Polizia Locale) e gradirei avere la sua opinione. Trovo spesso non facile applicare i concetti teorici alla realtà pratica.
-Caso 1: Tizio, fallito, perde la proprietà di un fondo agricolo che viene acquisita da Caio. Tizio ne ha ancora la disponibilità. Su questa proprietà insistono delle costruzioni, che Caio ha segnalato essere abusive all’Ufficio Tecnico del Comune dove sono situate. L’Ufficio Tecnico trasmette la segnalazione alla Polizia Locale dell’ente Unione (di cui il Comune interessato fa parte) che si reca sul posto, eseguendo rilievi descrittivi e fotografici dello stato dei luoghi. Viene inoltrata notizia di reato alla Procura competente in quanto effettivamente le costruzioni erano state edificate senza autorizzazione alcuna.
Tizio presenta richiesta di accesso agli atti, ovviamente ex L. 241/90: in realtà quello che a lui interessa sapere è la paternità della segnalazione, perché “è curioso” e perché “trattasi di fondo di sua proprietà”, dichiarando a questo punto il falso, visto che da accertamenti emerge che Tizio non è più proprietario.
A seguito di confronto con il Responsabile, l’esito della richiesta è stata di differimento, a causa della necessità di richiedere il nulla-osta alla Procura presso cui è stata depositata notizia di reato. Non è stata fatta alcuna comunicazione al controinteressato, Caio. A mio avviso, però, la motivazione fornita da Tizio non è sufficiente a supportare il suo interesse diretto, concreto e attuale. E tantomeno la richiesta ha per oggetto l’accesso a un documento, quanto piuttosto a un’informazione. Avrei potuto chiedere a Tizio se era pendente qualche giudizio a tutela dei suoi interessi? Avrei, inoltre, dovuto notiziare già in questa fase il controinteressato? Qualora la Procura rilasci il nulla-osta all’accoglimento della richiesta dell’accesso, in quel momento devo notiziare Caio, corretto?
-Caso 2: Sempronio e Mevio, residenti in proprietà confinanti, sono da sempre in cattivi rapporti. L’ultima segnalazione di Sempronio pervenuta all’Ufficio di Polizia Locale riguarda le presunte costruzioni abusive che insistono sul fondo di Mevio, che, a seguito di sopralluogo di un collega, si rivelano perfettamente in ordine. Mevio presenta richiesta di accesso agli atti avente per oggetto il verbale di accertamento eseguito in occasione del sopralluogo, al fine di “avere un riscontro del sopralluogo” poiché si sente “veramente offeso” e sostiene di dover “consegnare tutto al suo legale”. In questo caso propenderei per l’accoglimento della richiesta, previa notizia al controinteressato. Oppure, se il nominativo del controinteressato non figura nel verbale di sopralluogo, posso omettere di notiziarlo?
Ringrazio per l’eventuale chiarimento.
Giulia Baccichetto