Per i c.d. mercatini del "riuso" dove i privati portano oggetti usati di loro proprietà per la vendita quali disposizioni si possono applicare? L'art. 40 bis della L.R. 62/2018 non mi sembra si possa applicare; è indubbio però che spesso a tali manifestazioni partecipano anche persone che vendono oggetti non di loro proprietà; come eventualmente potremmo fare dei controlli? Grazie
riferimento id:56302A parere mio, il comune può regolamentare in modo autonomo i c.d mercatini del riuso andando a delineare qualcosa di diverso dal mercatino degli hobbisti come disciplinato dalla LR 62/2018. Prima della LR 68/2020 il problema non si poneva, adesso ritengo che se il comune volesse continuare con il “riuso” dovrebbe adottare una relativa disciplina al fine di circoscrivere con precisione la fattispecie e tenerla fuori dal campo applicativo delle disposizioni legali sull’hobbismo.
Il presupposto normativo principale può essere l’art. 7-sexies del DL 208/2008 - Valorizzazione a fini ecologici del mercato dell'usato – vedi comma 2
Fino a qualche settimana fa c’era l’atro presupposto legale molto importante: l’art. 180-bis del d.lgs. n. 152/2006 (codice dell’ambiente) ma, non so perché, è stato abrogato dal d.lgs. n. 116/2020 (abrogazione in vigore dal 26/09/2020)
Puoi vedere, ad esempio:
http://www.comunequarrata.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/6086
http://www.comune.sanbenedettovaldisambro.bo.it/Main/037051/Contenuti/documenti/delibere/giunta/2018/AO20180068G.pdf
l’art. 180-bis del d.lgs. n. 152/2006, come risulta dagli atti parlamentari del d.lgs. n. 152/2006.
https://www.camera.it/leg18/682?atto=169&tipoAtto=Atto&idLegislatura=18&tab=4#inizio
è stato abrogato in quanto il contenuto è stato trascritto nel nuovo art. 181 introdotto dall'art. 1 comma 7 del d.lgs. n. 152/2006