Buonasera, in base ad una Vs. risposta data in sede di un quesito sull'attività di apicoltura, "[i]Rammenta che l'apicoltore è a tutti gli effetti un imprenditore agricolo. Sul punto vedi anche l'art. 4 del d.lgs. n. 228/2001.
Tieni presente, inoltre, che ai sensi della legge 313/2004 sono considerati “prodotti agricoli”: il miele, la cera d'api, la pappa reale o gelatina reale, il polline, il propoli, il veleno d'api, le api e le api regine, l'idromele e l'aceto di miele.
La stessa legge aggiunge che la conduzione zootecnica delle api, denominata "apicoltura", è considerata a tutti gli effetti attività agricola ai sensi dell'articolo 2135 del codice civile, anche se non correlata necessariamente alla gestione del terreno" vado a chiedere se l'apicoltore che effettua detta attività a fini commerciali secondo quanto indicato dall'art. 4 della L.R.T. n. 21/2009, deve essere obbligatoriamente iscritto come IAP e/o al registro delle imprese della C.C.I.A.A., oppure può essere un libero cittadino? La norma citata non dice niente in proposito.
Grazie per la risposta
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La risposta è nell’art. 4 citato: [i]Gli imprenditori agricoli, singoli o associati, iscritti nel registro delle imprese […] possono vendere direttamente al dettaglio, in tutto il territorio della Repubblica, i prodotti provenienti in misura prevalente dalle rispettive aziende, osservate le disposizioni vigenti in materia di igiene e sanità.[/i]
Se vuole fare vendita diretta agricola con tutto quello che ne consegue a livello amministrativo e contabile deve essere iscritto in CCIAA. Essere IAP non è una condizione necessaria.