Il DPCM 13.10.2020, all'art. 1, comma6, let ee) stabilisce che l[i]e attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) sono consentite sino alle ore 24.00 con consumo al tavolo e sino alle ore 21.00 in assenza di consumo al tavolo; resta sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l'attività di confezionamento che di trasporto, nonché la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze dopo le ore 21.00 e fermo restando l'obbligo di rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro[/i].
Che significato dobbiamo dare a queste disposizioni?
Secondo noi nulla i più di quello che c'è scritto, ossia divieto di consumo in piedi dopo le 21:00. Quindi, fermo restando l'obbligo del distanziamento e della mascherina, si può stare in piedi senza consumare, sia dentro, sia fuori (visto, tra l'altro, che è consentito l'asporto!!!).
Da Instagram ufficiale di Conte si legge invece che dalle ore 21:00 c'è il divieto sostare davanti a ristoranti, bar, etc. per chiacchierare o consumare cibi e bevande! per quest'ultimo aspetto ok!
Alcuni Comuni, sui propri siti, precisano che dopo le ore 21 c'è il divieto di sosta fuori dei locali/davanti ai locali.
Voi cosa ne pensate? Grazie
i DPCM sono scritti con linguaggio non tecnico. Le disposizioni non delinenano il campo applicativo con presicione. Sono norme di salvaguardia della salute pubblica da interpretare con ragionevolezza. Vedi, ad esempio, le mille disquisizioni che potrebbero nascere sul concetto di ristorazione e vendita alimenti con somm.ne non assistita.
Nel DPCM si legge: [i]divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze dopo le ore 21.00 e fermo restando l’obbligo di rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro.
[/i]
Allego la circolare del Min. Interno
Quindi, il cibo e le "bevute", dopo le 21, cessano di essere una concausa di un possibile assembramento nelle adiacenze dei locali. E' chiaro che, ancora, non c'è il coprifuoco, quindi non si può vietare ad un gruppo di persone di stare su area pubblica, oppurtanamente distanziati e con mascherina, magari in attesa del turno per compraere il cibo per l'asporto per poi andarsene
Non essendo in linguaggio tecnico preciso, ogni bottegaio può imporre la SUA ragionevolezza ai clienti e magari tutti quelli che passano nelle vicinanze
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