Buongiorno,
questo è il mio caso: la società A ha chiesto la voltura della autorizzazione regionale per ambulatorio di fisioterapia che era in possesso della società B, rilasciato secondo la L.R. 4/2003.
In base al regolamento regionale n.2 del 26/01/2007 abbiamo fatto richiesta di voltura allegando tutto al documentazione richiesta, protocollata il 19/01/2011.
Dopo innumerevoli telefonate siamo riusciti negli ultimi giorni a far prendere in esame la pratica, per vie informali ci è stato comunicato che verrà negata la voltura perchè due realtà sanitarie non possono condividire gli stessi spazi .
La società B è titolare anche di autorizzazione per ambulatorio medico, che rimane in suo possesso, e ci ha ceduto esclusivamente l'ambulatorio per fisioterapia, ma vorremmo condividere gli stessi locali.
la A.S.L. locale non si pronuncia ne ci chiarisce qual'è la legge che vieta la condivisione degli spazi.
grazie
Non ho trovato uno specifico divieto, certo è che l'ambulatorio medico deve disporre di un accesso per gli utenti diverso da quello eventualmente utilizzato per altre finalità, inoltre, i locali dell'ambulatorio medico devono essere nettamente separati da quelli destinati ad altri usi e devono essere chiaramente identificabili. Forse i due ambulatori possono convidere, in tempi, orari o giorni diversi, lo stesso locale…. Inoltre i professionisti dovrebbero definire ed adottare procedure per garantire la costante idoneità delle risorse comuni, fermo restando che ciascun professionista rimane unico responsabile delle prestazioni rese ai propri pazienti. Ma attendiamo la risposta dell'ASL...
riferimento id:5613Faccio alcune precisazione per meglio esporle la questione.
La struttura in questione è di 600mq, con 7 stanze per studio medico, 400mq per riabilitazione, servizi per pazienti e disabili, sala d'aspetto separate, spogliatoio personale.
Quello che rimane in comune sono esclusivamente i servizi, l'ingresso, gli impianti (condizionamento-ricircolo aria ecc..).
Secondo la Regione le due realtà non possono essere gestite da due società diverse nello stesso ambiente, A RIABILITAZIONE - B MEDICINA SPECIALISTICA.
grazie per la sua pronta risposta
Faccio alcune precisazione per meglio esporle la questione.
La struttura in questione è di 600mq, con 7 stanze per studio medico, 400mq per riabilitazione, servizi per pazienti e disabili, sala d'aspetto separate, spogliatoio personale.
Quello che rimane in comune sono esclusivamente i servizi, l'ingresso, gli impianti (condizionamento-ricircolo aria ecc..).
Secondo la Regione le due realtà non possono essere gestite da due società diverse nello stesso ambiente, A RIABILITAZIONE - B MEDICINA SPECIALISTICA.
grazie per la sua pronta risposta
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La questione indicata innesca due tipi di problematiche:
[color=red]PROBLEMATICHE FORMALI (PROCEDURE).[/color]
Ci troviamo di fronte ad una istanza del 19 gennaio 2011, peraltro relativa ad una fattispecie di subingresso, che non è stata istruita a distanza di un anno e mezzo.
A mio avviso la procedura deve considerarsi di mera comunicazione (e non di autorizzazione) e pertanto la vs. azienda deve ritenersi legittimata al subingresso a decorrere dalla data di comunicazione (considerato anche che non sono stati eccepiti vizi formali)
[color=red]PROBLEMATICHE SOSTANZIALI (PROCEDURE).[/color]
Sotto il profilo sostanziale NON ESISTE un divieto generalizzato di coesistenza di più aziende negli stessi locali. Ciò non vale nemmeno nel settore sanitario.
In assenza di una specifica norma di divieto pertanto, salvo come detto da Elvira la necessità di organizzare tutte le cautele atte a differenziare gli accessi ai servizi e locali di uso esclusivo, ritengo che non vi siano i presupposti per un eventuale diniego
[color=red]CHE FARE (PROCEDURE).[/color]
Io suggerirei di inviare una NOTA (prima di attendere un provvedimento negativo) al SUAP competente nel quale comunicate di avvalervi della SCIA di subingresso e che avvierete l'attività conformemente alla vigente normativa allegando planimetria e relazione tecnico-descrittiva nonchè, se possibile, un excursus normativo a supporto.
Se interessati potrete chiedere a staff@omniavis.it un preventivo per la redazione degli atti. Altrimenti potrete comunque farvi assistere dai vostri tecnici e consulenti legali.
Suggeriamo di inviare tutto TRAMITE PEC esclusivamente al SUAP.
Due attività di estetica negli stessi locali OK del Ministero Parere 10/2/2016
.....
Ciò posto, rilevata l’insussistenza di norme ostative rispetto ad una siffatta fattispecie, pare potersi concludere nel senso della legittimità ove chiaramente siano pienamente rispettate tutte le ulteriori disposizioni normative previste dalla legislazione nazionale e regionale in materia, tra
l’altro contrattuale, giuslavoristica, contabile, fiscale ed igienico-sanitaria
http://www.omniavis.it/web/forum/index.php?topic=32229.0