Dalla descrizione del ciclo produttivo contenuta in una S.C.I.A. di avvio attività produttiva si evince che l'impresa deve - con tutta probabilità - richiedere l'Autorizzazione Unica Ambientale per il tramite del Suap.
Mi confermate che in attesa della richiesta di A.U.A. il Comune non può sospendere la S.C.I.A. presentata poichè trattasi di due procedimenti distinti (da concludersi con il silenzio-assenso l'uno e con provvedimento espresso l'altro)? Come ci si comporta in questi casi?
La SCIA non può essere sospesa, non si chiedono integrazioni. Questo in generale.
Qui il tema è un altro: se l'AUA è condizione necessaria per l'esercizio allora si applica il comma 3 dell'art. 19 della l. 241/1990: in caso di accertata carenza dei requisiti e dei presupposti di legge, entro 60 gg dalla data di ricezione (attenzione, non di protocollo, a meno che non coincidano) della SCIA la PA adotta motivati provvedimenti di divieto di prosecuzione dell'attività e di rimozione degli eventuali effetti dannosi di essa, fatto salvo che l'impresa possa conformare l'attività, nel qual caso con atto motivato la si invita a conformarla (indicando le misure necessarie entro un termine non inferiore a 30 gg).
Se ci sono attestazioni non veritiere o c'è pericolo per la tutela dell'interesse pubblico in materia di ambiente, paesaggio, beni culturali, salute, sicurezza pubblica o difesa nazionale, si dispone anche la sospensione dell'attività.
Devi avere la certezza (il con "tutta probabilità" non vale nel diritto amministrativo) che l'AUA sia necessaria. Se non hai le competenze all'interno del Comune puoi chiedere ad ARPA.
Inoltre devi verificare che l'AUA sia necessaria per l'intero ciclo produttivo: l'impresa potrebbe esercitare quelle attività per cui non è necessaria.