Buongiorno,
Tizio possiede un'attività di alimentari, bar che esercita tutta in un solo locale commerciale (unica unità immobiliare).
Tizio vorrebbe affittare una parte del locale a Caio, che avvierà un'attività di farmacia (come assegnata dalla Regione, ecc....).
Il locale già prevede due ingressi separati (uno dove rimarrebbe l'attività di alimentari-pubblico esercizio e l'altra dove verrebbe la farmacia).
Per l'apertura della farmacia è obbligatorio suddividere il locale catastalmente in due unità immobiliari?
Oppure potrebbe rimanere un'unica unità immobiliare pur dividendo materialmente l'immobile sempre con la presentazione di una cila?
Grazie.
Luciano.
Per le regole della normativa sulle farmacie, il locale deve essere a sé stante evitando promiscuità e accessibilità ai farmaci non controllata. Quello che conta è la verifica dei requisiti igienico-sanitari sostanziali. In via di principio la farmacia può essere esercitata acne congiuntamente con altre attività ma comunque compatibili da un punto di vista igienico sanitario (sicuramente non lo è un bar / alimentari).
Detto questo, il sopralluogo ASL accerterà le condizioni sostanziali e la disponibilità giuridica dell’immobile oggetto di attività a prescindere dai formalismi edilizi. Quindi, se il servizio edilizia/urbanistica comunale non rileva problemi, può essere perseguita anche la strada della divisione fisica ma non formale.