L’ente ha approvato un accordo sindacale (allegato) secondo cui è possibile riconoscere il buono
pasto, retroattivamente e fino al 27 luglio scorso (dal 27 luglio abbiamo attivato il timbratore digitale) sulla base di una mera autocertificazione del dipendente.
Un consigliere di opposizione ha contestato la possibilità di riconoscere il buono pasto senza controlli (l’autocertificazione sarebbe unilaterale).
Inoltre, mi lascia perplesso il passaggio in cui, secondo lui, il giudice del lavoro di Venezia (che si è espresso sui buoni pasto) inviterebbe a disapplicare la circolare della FP.
Che ne pensate? L’autocertificazione per i periodi retroattivi in sw è eccessiva?
Come si potrebbe costruire la cosa?
L’ente ha approvato un accordo sindacale (allegato) secondo cui è possibile riconoscere il buono
pasto, retroattivamente e fino al 27 luglio scorso (dal 27 luglio abbiamo attivato il timbratore digitale) sulla base di una mera autocertificazione del dipendente.
Un consigliere di opposizione ha contestato la possibilità di riconoscere il buono pasto senza controlli (l’autocertificazione sarebbe unilaterale).
Inoltre, mi lascia perplesso il passaggio in cui, secondo lui, il giudice del lavoro di Venezia (che si è espresso sui buoni pasto) inviterebbe a disapplicare la circolare della FP.
Che ne pensate? L’autocertificazione per i periodi retroattivi in sw è eccessiva?
Come si potrebbe costruire la cosa?
[/quote]
Se avete attivato lo SW senza alcun controllo anche solo indiretto (es. richiedere invio di email in sostituzione della timbratura) beh .... vedo grossi problemi a riconoscere dei buoni pasto, peraltro retroattivamente e su autocertificazione ... qui la Corte dei Conti ci va a nozze