Ditta individuale da visura camerale operata risulta cancellata dal registro imprese perchè gli eredi, dopo la cessione di un ramo di azienda, ne hanno comunicato la definitiva cessazione. L'azienda risulta in possesso anche di due SCIA attinenti rispettivamente il commercio elettronico ed il noleggio vecoli senza conducente, che non sono state oggetto di subingresso da parte di alcuno. Onde definire la posizione dell'impresa si chiede se sia corretto adottare determina di presa d'atto dell'intervenuta cancellazione dalla CCIAA e per l'effetto di essa dichiarare la decadenza delle SCIA attinenti le attività come sopra specificate.
Inoltre, con riguardo allo specifico caso in trattazione, si ritiene di potere omettere la comunicazione di avvio del procedimento nei riguardi dell'interessato posto che gli elementi, fattuali o valutativi, da questi eventualmente introdotti nella fase procedimentale, non potrebbero comunque influire in alcun modo sul contenuto dell'adottando provvedimento, stante l'avvenuta volontaria cancellazione dell'impresa dal registro cui inerisce. [b]E' corretto questo tipo di ragionamento?
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Conseguentemente, ferma restando la volontaria cancellazione dal registro imprese, la determina di presa d'atto non necessiterebbe di notificazione nei riguardi del destinatario ed altresì in essa non dovrebbe darsi informativa delle modalità di proposizione di ricorso giurisdizionale. In sostanza una copia della determina verrebbe unicamente inserita nei fascicoli attinenti rispettivamente le attività di commercio elettronico ed il noleggio vecoli senza conducente che poi verrebbero semplicemente archiviati senza ulteriori incombenze. Un procedimento del genere che trae le mosse dalla volontà espressa dell'avente titolo di estinguere l'impresa ereditata è corretto e trova fondamento in qualche disposizione normativo o giurisprudenziale?
Grazie per l'attenzione e cordiali saluti
Ditta individuale da visura camerale operata risulta cancellata dal registro imprese perchè gli eredi, dopo la cessione di un ramo di azienda, ne hanno comunicato la definitiva cessazione. L'azienda risulta in possesso anche di due SCIA attinenti rispettivamente il commercio elettronico ed il noleggio vecoli senza conducente, che non sono state oggetto di subingresso da parte di alcuno. Onde definire la posizione dell'impresa si chiede se sia corretto adottare determina di presa d'atto dell'intervenuta cancellazione dalla CCIAA e per l'effetto di essa dichiarare la decadenza delle SCIA attinenti le attività come sopra specificate.
Inoltre, con riguardo allo specifico caso in trattazione, si ritiene di potere omettere la comunicazione di avvio del procedimento nei riguardi dell'interessato posto che gli elementi, fattuali o valutativi, da questi eventualmente introdotti nella fase procedimentale, non potrebbero comunque influire in alcun modo sul contenuto dell'adottando provvedimento, stante l'avvenuta volontaria cancellazione dell'impresa dal registro cui inerisce. [b]E' corretto questo tipo di ragionamento?
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Conseguentemente, ferma restando la volontaria cancellazione dal registro imprese, la determina di presa d'atto non necessiterebbe di notificazione nei riguardi del destinatario ed altresì in essa non dovrebbe darsi informativa delle modalità di proposizione di ricorso giurisdizionale. In sostanza una copia della determina verrebbe unicamente inserita nei fascicoli attinenti rispettivamente le attività di commercio elettronico ed il noleggio vecoli senza conducente che poi verrebbero semplicemente archiviati senza ulteriori incombenze. Un procedimento del genere che trae le mosse dalla volontà espressa dell'avente titolo di estinguere l'impresa ereditata è corretto e trova fondamento in qualche disposizione normativo o giurisprudenziale?
Grazie per l'attenzione e cordiali saluti
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A che serve la presa d'atto?
Mica devi "cancellare le scia".. L'impresa non c'è più e quelle scia non fanno male a nessuno.
Troppa burocrazia
Sicuramente, però almeno andrebbe comunque considerata decaduta e non più “subentrabile” (passatemi il termine)
riferimento id:55274D'accordo Simone, ma la presa d'atto, nel mio intento, come detto da Roberto, serve unicamente come atto finalizzato all'archiviazione della pratica attinente l'impresa nonché quale promemoria talché eventualmente per il futuro rimanga traccia e logica sottesa alla chiusura ed archiviazione del fascicolo.
Grazie ad entrambi e buona giornata
D'accordo Simone, ma la presa d'atto, nel mio intento, come detto da Roberto, serve unicamente come atto finalizzato all'archiviazione della pratica attinente l'impresa nonché quale promemoria talché eventualmente per il futuro rimanga traccia e logica sottesa alla chiusura ed archiviazione del fascicolo.
Grazie ad entrambi e buona giornata
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Il fine non giustifica i mezzi .... con questo ragionamento perchè non tenere traccia anche delle attività non soggette ad adempimenti (libere) ... e magari delle modifiche societarie?
E se il socio X cambia residenza? perchè non tracciarlo?
PENSIAMO AD ALTRO ... stiamo generando carta su carta (ops file su file) INUTILMENTE!
Ciò che la legge mi assegna come compito lo faccio, il resto no!