Ciao,
una ditta, che esercita attività di vicinato, vorrebbe mettere a norma la cucina della propria abitazione per preparare dei pasti da vendere attraverso il proprio negozio alimentare (piccole quantità di lasagne, parmigiana di melanzane ecc).
All'interno del negozio ci sono già tutte le attrezzature idonee alla conservazione degli alimenti.
Al SUAP è necessaria la sola comunicazione sanitaria come preparazione artigianale con allegata la planimetria della cucina (con il bagno) e la descrizione dei processi produttivi, giusto?
Grazie
Il modello della Conferenza Unificata relativo alla "notifica sanitaria ex Reg. CE 852/04" prevede espressamente le voci "home food" e "home restaurant".
L'ipotesi che descrivi la vedo coincidente con l'home food, anche perché nessuna norma lo ha definito :-). Reta inteso che tutto deve essere compatibile con l'applicazione del reg. CE 852/04 senza sfociare nel reg. CE 853/04.
Trattandosi di mera notifica sanitaria, non occorre nessun allegato ai sensi del d.lgs. n. 222/2016. Se metti allegati la ASL li prende ma sono allegati "volontari". La cosa più importante, oltre a presentare la notifica, è costruire un piano di autocontrollo adeguato ai rischi che sottesi da un'attività del genere.
Se la ASL pensa all'igiene e alla sanità, il comune potrebbe obiettare da un punto di vista edilizio / urbanistico. Anche in questo caso è difficile tracciare un confine ma, da un certo punto in poi (tutto dipende), la destinazione d'uso "civile abitazione" potrebbe venir meno in favore dell'uso "laboratorio / artigianale".