Salve, tempo fa sono stato incaricato di richiedere il Nulla Osta in Sanatoria per un abuso edilizio realizzato in zona sotto tutela paesaggistica. A conclusione dell'iter la soprintendenza competente ha elaborato la perizia con il calcolo dell'indennità risarcitoria, unitamente all'avviso di preammissibilità. Tale nota, indirizzata alla Ditta richiedente, viene inviata via PEC al mio indirizzo, mentre nulla (almeno ad oggi, dopo più di un mese dalla PEC) viene notificato alla Ditta. In ogni caso né io, né la Ditta aveva comunicato alla Soprintendenza di utilizzare il mio indirizzo PEC per la notifica di atti.
Può ritenersi, quindi, tale atto notificato alla Ditta, o occorre che venga effettivamente inviato e notificato alla stessa?
Grazie
Salve, tempo fa sono stato incaricato di richiedere il Nulla Osta in Sanatoria per un abuso edilizio realizzato in zona sotto tutela paesaggistica. A conclusione dell'iter la soprintendenza competente ha elaborato la perizia con il calcolo dell'indennità risarcitoria, unitamente all'avviso di preammissibilità. Tale nota, indirizzata alla Ditta richiedente, viene inviata via PEC al mio indirizzo, mentre nulla (almeno ad oggi, dopo più di un mese dalla PEC) viene notificato alla Ditta. In ogni caso né io, né la Ditta aveva comunicato alla Soprintendenza di utilizzare il mio indirizzo PEC per la notifica di atti.
Può ritenersi, quindi, tale atto notificato alla Ditta, o occorre che venga effettivamente inviato e notificato alla stessa?
Grazie
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Se l'interessato NON ha eletto domicilio informatico presso il professionista la notifica allo stesso non può intendersi validamente perfezionata.
Secondo me però il professionista, se ha incarico specifico, dovrebbe segnalarlo tempestivamente alla soprintendenza o farsi tramite con la ditta dando atto dell'avvenuta consegna alla stessa (per deontologia e buona fede).
Formalmente l'impresa potrà negare, ma il professionista potrebbe non aver adempiuto correttamente ai propri doveri professionali.